Lamezia: De Biase “le Positività che si confermano per l’Asp Cz.!!!”

Lamezia Terme – “In questi ultimi tempi, per come evidente, l’ASP di Catanzaro, rimane in prima linea per offrire nuovi servizi e nuove speranze. Va riconosciuto al DG Giuseppe Perri, che oramai si ripetono i segnali i concreti, sia in sanità ospedaliera sia in quella territoriale.
L’ultima prova, sul piano di una sanità territoriale, è quella dell’apertura del Servizio di Riabilitazione Estensiva all’interno del carcere di Siano, che consente l’accoglienza nell’istituto di disabili fisici in stato di detenzione”. Lo scrive in un comunicato il Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme Salvatore De Biase che ha l’intenzione di
”immaginare che nel programma della Direzione a guida Perri, non mancherà la stessa attenzione per la sanità territoriale lametina, la quale anela già da tempo, la ristrutturazione locali del Distretto dell’ exSaub; oltre che un un’attenzione verso il personale che opera a ranghi ridotti, sia per quiescenza, che per assenza organica, che fa registrare privazione medica, infermeristica e amministrativa, dove comunque nell’insieme, si attendono le previste dotazioni strumentali in genere”. Comunque per De Biase “lauspicio è quello, che parimenti, a quanto sopra esposto per l’area territoriale catanzarese, nel programma di investimenti, le esigenze dell’area territoriale lametina, troveranno giusta attenzione”.

In ogni modo per De Biase “va evidenziato che per il Carcere di che trattasi, vi erano fin dal 2008, attrezzature per la riabilitazione ancora imballate e una piscina per la riabilitazione in acqua mai completata, oltre alla mancanza di personale specialistico, ed oggi, hanno ripreso ruolo.
Positiva – aggiunge – insomma la sinergia tra ASP Catanzaro, Provveditorato, Ministero Giustizia,con l’acquisto tecnologia e arredi necessari; oltre che assunzione personale consistente in 1 medico fisiatra;1 medico neurologo; 2 medici continuità assistenziale; 3 tecnici della riabilitazione; 4 infermieri;3 OSS, oltre che in programma l’attivazione nel carcere, di 8 posti di degenza per gli ammalati psichiatrici e di 5 posti di osservazione intensiva per malati psichiatrici o presunti tali (scoprire eventuali simulatori)”.

Tutto, conclude De Biase, “ destinato all’assistenza specialistica delle persone detenute, al fine di evitare traduzioni fuori dal carcere che sono onerose e non scevre da pericoli per l’amministrazione penitenziaria e per gli Agenti. Adesso, su questa linea, aspettiamo, senza mire campanilistiche, interventi risolutori anche per il nostro territorio”.