Lamezia: note storiche, statistiche e curiosita’ sui vescovi

Lamezia Terme – In attesa di conoscere il nome del nuovo Vescovo di Lamezia Terme, proponiamo alcune statistiche e note storiche utili a sfatare alcuni luoghi comuni che stanno circolando in queste settimane.
Uno di questi riguarda l’affermazione secondo la quale la Diocesi di Nicastro (dal settembre 1986 mutata in Lamezia Terme) sia sempre stata sede di prima nomina… Niente di più inesatto almeno nel Novecento durante il quale sono stati ben tre i vescovi provenienti da altre sedi episcopali. Il primo (nel 1916) Mons. Eugenio Giambro, promosso dalla Diocesi di Sarsina (oggi provincia di Forlì-Cesena); il secondo (nel 1955), Mons. Vincenzo Jacono promosso dalla Diocesi di Agrigento dove era Vescovo Ausiliare; e il terzo (nel 1963), Mons. Renato Luisi proveniente dalla Diocesi di Bovino (poi accorpata a quella di Foggia).
La cosiddetta «prima nomina», riguardò Mons. Giovanni Régine (1902) poi promosso ad Arcivescovo di Trani e Andria; Mons. Moietta (1961) morto durante l’episcopato; Mons. Palatucci (1968) promosso Arcivescovo di Amalfi e Cava dei Tirreni; Mons. Rimedio (1983) e Mons. Cantafio, quiescienti.
Non è vero che la Diocesi di Nicastro ha avuto vescovi in prevalenza calabresi: degli ultimi otto presuli (ovvero dal 1902 al 2004) ben sei provenivano da fuori regione: 2 siciliani, 2 pugliesi, 1 campano e 1 piemontese. Solo gli ultimi due, dopo ben 81 anni, sono calabrese (Rimedio e Cantafora). Diversa invece la tendenza dal 1639 al 1902: i vescovi provenienti da altre città della Calabria sono stati 8; mentre dalla Puglia e dalla Campania 3 a testa.
Di seguito alcune statistiche: Mons. Régine governò la Diocesi per 13 anni e 3 mesi; Mons. Giambro per 38 anni e 9 mesi (record assoluto di longevità); Mons. Jacono per 6 anni esatti; Mons. Moietta per 2 anni e 2 mesi; Mons. Luisi per 5 anni e 1 mese; Mons. Palatucci per 12 anni e 3 mesi; Mons. Rimedio per 20 anni e 5 mesi; Mons. Cantafora per 15 anni, ancora in carica.
Dal 1902, ci sono stati tre Amministratori Apostolici: nel 1916 Mons. Eugenio Tosi, all’epoca Vescovo di Squillace; nel 1950 Mons. Antonio Lanzo, Arcivescovo di Reggio Calabria; nel 1963 Mons. Armando Fares, Vescovo di Catanzaro (non ancora sede arcivescovile).

Massimo Iannicelli