Comune Catanzaro: Tallini (FI), giunta e’ monocolore sindaco

Sergio Abramo

Sergio Abramo

Catanzaro- “Le ultime vicende politiche comunali meritano qualche riflessione. Il sindaco Abramo, esercitando le sue prerogative, ha allargato la giunta cosiddetta “tecnica”, portandola da sei a nove assessori. Di questi assessori, ben sette sono direttamente riconducibili allo stesso sindaco Abramo ed uno solo fa riferimento al gruppo di Forza Italia che pure e’ il piu’ consistente della maggioranza”. E’ quanto afferma Domenico Tallini, capogruppo di Forza Italia al comune di Catanzaro. “Potrei pertanto dire che – aggiunge Tallini – la giunta e’ un monocolore del sindaco. E pure al sindaco appartengono tutte le scelte compiute per la guida delle societa’ partecipate (Amc, Fondazione Politeama, Catanzaro Servizi) e per la scelta dei dirigenti. L’intera gestione del Comune e’ saldamente e totalmente nelle mani del sindaco Abramo e delle persone di sua fiducia. Non capisco, alla luce di questi fatti inoppugnabili, quali sarebbero stati i condizionamenti dai quali il sindaco avrebbe dovuto smarcarsi, ne’ i vantaggi che il sottoscritto o il partito che rappresento avrebbero acquisito sul piano della gestione. Mi aspetto che Abramo, con molta chiarezza e lealta’, dica pubblicamente che nessuno lo ha condizionato nelle sue scelte. Per quanto mi riguarda, ritengo di avere messo a disposizione il mio consenso, la mia esperienza e i riconoscimenti che mi sono guadagnato sul piano regionale, per rendere piu’ stabile l’Amministrazione Abramo , sobbarcandomi un delicato lavoro di diplomazia che oggi qualcuno, in modo ingrato, fa fatica a riconoscere. Rispetto le decisioni del sindaco e anche il suo desiderio di autonomia che, per quanto mi riguarda, e’ sempre stato salvaguardato, come dimostrano i fatti. Se un solo suggerimento mi e’ permesso, al sindaco direi che la strategia del galleggiamento in attesa di tempi migliori non paga e che – conclude Tallini – la strada maestra e’ sempre quella del rapporto con i partiti politici che hanno dignita’, radicamento e rappresentanze istituzionali ai vari livelli. La strada dell’autoisolamento, soprattutto quando non e’ motivata, e’ invece pericolosa e piena di incognite”.