Catanzaro – Il consigliere comunale di Catanzaro Vincenzo Capellupo si sofferma sulla situazione politica catanzarese sferzando il Pd in vista delle amministrative. “Nel dibattito politico degli ultimi giorni – dichiara – una domanda sorge spontanea: il Partito Democratico le vuole realmente vincere queste elezioni? Gia’ perche’ tutto quello che vedo porta a non riuscire a rispondere a questo dubbio tra indecisioni, rinvii, inopportune dichiarazioni in liberta’, scarsa attenzione alle reali esigenze della citta’, sabotaggi di candidature valide. incontri inopportuni per dirla con un eufemismo. Si disegna lo scenario di un partito e di una coalizione – dice – con il cappello in mano che bussa qua e la, senza una bussola. Assurdo per un partito di maggioranza relativa, dal quale gli altri dovrebbero aspettare l’indicazione di una strada e di una prospettiva. Il rischio concreto del Partito Democratico cittadino – aggiunge – non e’ solo di perdere le elezioni comunali di Catanzaro ma buttare via anni di difficile e coraggioso lavoro di opposizione e costruzione; rompere definitivamente il rapporto, gia’ compromesso, con la propria base. Consiglieri comunali, circoli, associazioni vicine, che in questi anni sono stati in trincea, insieme alle altre forze dell’opposizione, ed hanno coltivato la speranza di un cambiamento e della costruzione di un percorso amministrativo alternativo per la citta’ Capoluogo, meritano un coinvolgimento maggiore,. Perche’ se qualcuno ipotizza che si possano vincere le elezioni a Catanzaro e’ perche’ altri con dignita’ e spesso in solitudine hanno lottato e resistito. Tutti – continua – dimenticano la dura resistenza negli anni di Scopelliti, quando a farsi vedere come o con un esponente del centro sinistra in citta’ si rischiava di entrare in liste di proscrizione, di perdere appalti se si era imprenditori o di prendere multe se si era un semplice cittadino”.
Secondo Capellupo, “tutti dimenticano le tante battaglie vinte nell’interesse della citta’, come aver messo insieme piu’ ordini professionali contro la follia di redigere gratuitamente il Psc della citta’ di Catanzaro con la giustizia amministrativa che poi ha dato ragione a questa tesi. Ben vengano le interlocuzioni con forze civiche e rappresentative, ben venga il desiderio di costruire una forza elettorale competitiva, ma tutto questo ha l’obbligo di poggiare, di strutturarsi in forma solida sulla base della propria storia, della propria dignita’, dei propri valori, del lavoro fatto, delle persone e professionalita’ di spessore che con noi ci sono sempre state, anche e soprattutto in momenti difficili. Altrimenti non ci capisce piu’ nessuno, altrimenti che significato ha la parola “alternativa”, “cambiamento”? Le elezioni di Catanzaro – prosegue – devono servire alla citta’ unicamente per rinascere e non per essere strumento di battaglie che si giocano su altri campi, che guardano a obiettivi individuali di altra natura, regionali o nazionali. Occorre immediatamente che il Partito Democratico della citta’ – conclude – convochi la sua base, i segretari di circolo, i suoi eletti ad ogni livello per fermare un processo autolesionista e distruttivo che puo’ portare giovamento solo a chi a Catanzaro non vive”.