Poverta’: banco delle opere di carita’ anche a Catanzaro

banco-caritaCatanzaro Un progetto che consente di potenziare le azioni che prevedono un aiuto in derrate alimentari ai nuclei familiari con una forte criticità dal punto di vista reddituale in un territorio come quello della provincia di Catanzaro dove negli ultimi anni il numero di famiglie bisognose è notevolmente cresciuto, tanto da pensare all’individuazione di una sede del Banco delle Opere di carità, il secondo in Calabria dopo quello di Cirò Marina. Il progetto “Lotta alla Povertà” punta ad un obiettivo ancora più ambizioso: avviare un percorso virtuoso che dal sostegno in dettare alimentari si proietti nella prospettiva di azioni concrete per l’integrazione nel mondo del lavoro. Perché la dignità, quella che le famiglie che chiedono aiuto non vogliono perdere, non ha prezzo. E’ quanto evidenziano i vertici della Fondazione “Banco delle opere di carità”, il presidente nazionale Luigi Tamburro e regionale Giovanni Rizzo, che hanno illustrato i particolari della collaborazione attivata con molti comuni della provincia di Catanzaro e che vede il sostegno e la collaborazione dell’Ente intermedio guidato da Enzo Bruno.
Ma è stato il consigliere provinciale delegato alle Politiche sociali, e sindaco di Sellia Davide Zicchinella, a fare da raccordo tra le istanze espresse dal territorio nella direzione di un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà nella collaborazione con il Banco delle opere di carità, associazione a carattere nazionale che si occupa del recupero dello spreco facendolo diventare risorsa. Attività del Banco sono la raccolta degli alimenti dalla filiera agroalimentare, l’approvvigionamento dei farmaci da banco, dei prodotti igienico sanitari e la successiva ridistribuzione ad enti caritativi ed associazioni presenti in Italia che operano nel sostegno verso le persone indigenti. Infatti, Zicchinella suggerisce di attivarsi molto presto anche per la distribuzione dei farmaci da banco “poiché molte famiglie non hanno neanche i soldi per comprare medicine ai propri figli”. Tra i Comuni che hanno aderito nella provincia di Catanzaro ci sono Decollatura, Soveria Simeri, Fossato Serralta, Albi, Sam Pietro a Maida, oltre che Sellia (infatti questa mattina erano presenti i sindaci Anna Maria Cardamone, Amedeo Mormile, Domenico Raffaele e Pietro Putame). “Questi comuni hanno già deliberato l’adesione al Banco, definendo con un bando pubblico la graduatoria degli aventi diritto proprio perché – spiega Zicchinella – nella mission della Fondazione c’è proprio il sostegno alle famiglie che hanno realmente bisogno e non già l’alimentazione di un sistema perverso di clientela. Il contributo di 50 euro che diamo è destinato a sostenere la logistica, il trasporto delle derrate e la distribuzione, attività di cui certo, viste le scarse risorse a disposizione, non potremmo garantire”. Nel Comune di Sellia, ad esempio, il servizio sarà destinato a 30 persone, ma le prime 18 persone saranno sostenute grazie all’indennità del sindaco, visto che l’adesione al Banco delle opere di carità è stata decisa prima dell’approvazione del bilancio.
“Siamo davvero lieti di poter sostenere la meritoria attività del Banco delle opere di carità in una regione come la Calabria dove le percentuali delle nuove povertà, rappresentate soprattutto da uomini e donne che non hanno avuto alcun approccio con il mondo del lavoro, sono al di sopra della media nazionale – ha affermato il presidente della Provincia, Enzo Bruno -. Il nostro Ente svolge un importante ruolo di raccordo con sindaci e territorio che sono il presidio sociale più importante: è ai sindaci che le famiglie in difficoltà si rivolgono per avere aiuto economico. Assieme svolgiamo un lavoro delicato e complicato dalle assenze di risorse, sempre più ridotte dai continui tagli stabiliti dalle Leggi finanziarie. In questo modo si mette in discussione anche la garanzia dei servizi ai cittadini, a partire dalle Politiche sociali che un tempo rientravano nella sfera delle nostre competenze e oggi non più”. Ma la Provincia mette a disposizione “strutture e supporto anche nel rapporto con la Regione che oggi si deve occupare del Piano della Povertà, cosa che deve fare con maggiore incisività – conclude Bruno -. Siamo al fianco del Banco delle Opere di Carità in una necessaria opera di sensibilizzazione e sostegno a chi ne ha bisogno da un lato, e agli operatori che si stanno caricando questa responsabilità”.
Quello che chiedono i vertici della Fondazione Banco delle Opere alimentari è che “sia garantito il sostegno a chi ha veramente bisogno”, rimarca il presidente regionale Rizzo, affiancato dalla referente Felicita Cardamone. Il presidente Tamburro spiega le modalità burocratico-amministrative per aderire, prima di tutto attraverso la pubblicazione di un bando, e parla di cifre si persone assistite che fanno riflettere: un milione di persone che si sfamano grazie alla distribuzione di derrate. “Quattro anni fa collaboravamo con 75 enti, per 40 mila assistiti: distribuivamo 1.445.198, 75 chili di alimenti – spiega Tamburro – nel 2016 gli assistiti sono diventati 80 mila, e gli Enti con cui collaboriamo sono diventati 219. Nella provincia di Catanzaro c’è stata una grossa richiesta, tanto che abbiamo pensato di aprire un’altra sede. Agli Enti chiediamo un supporto chiaro che è quello di operare per creare le condizioni di reintegrazione: i nostri assistiti sono prima di tutto persone che non devono perdere la dignità”.