Comune Catanzaro: Abramo, su demolizioni allarmi infondati

Catanzaro  – “Pur rispettando la liberta’ d’espressione e le diverse opinioni, che dimostrano un forte senso di appartenenza alla citta’ e di partecipazione attiva, sento di dover precisare che l’iniziativa assunta da Italia Nostra con una petizione popolare e un sit-in contro gli interventi sull’ex Maddalena fa trapelare un allarme infondato”. Lo dice il sindaco di catanzaro, Sergio Abramo, che aggiunge: “Ho ribadito piu’ volte che l’edificio e’ stato oggetto di diversi interventi che si sono susseguiti dagli anni ’50 in poi e che ne hanno quasi totalmente modificato l’aspetto storico originario. L’immobile adibito per ultimo a sede di una scuola elementare e’ chiuso e inagibile da decenni e all’interno non presenta alcun segno che possa comprovare un valore storico e architettonico, tanto e’ vero che non persiste alcun vincolo della Soprintendenza. Ad ogni modo ho fatto presente pubblicamente che nel bando che sara’ predisposto per la progettazione dei lavori di recupero, per cui il Comune dispone di circa 2 milioni di euro, sara’ prevista una specifica valutazione di tutti gli eventuali elementi di pregio storico o architettonico che dovranno essere preservati. Non capisco – prosegue – le insinuazioni della senatrice Granato del M5S: trattandosi di finanziamenti e interventi pubblici su immobili pubblici, cosa intende per speculazione selvaggia e modernita’ affaristica?”

Riguardo all’ex ospedale vecchio di via Acri, continua Abramo, “chiarisco che l’Asp di Catanzaro ha affidato l’incarico per uno studio di fattibilita’ di carattere storico, architettonico ed ambientale previo nulla osta della competente Soprintendenza. L’edificio, e’ agli occhi di tutti, versa in uno stato di totale abbandono e degrado e non si puo’ piu’ rimandare un intervento necessario anche per scongiurare il rischio di pericoli di crolli o problemi di carattere igienico-sanitari. Il recupero dell’edificio con finalita’ sanitarie, utilizzando le risorse che l’Asp paga annualmente per i fitti sparsi per la citta’, e’ l’unica soluzione possibile per non lasciare l’immobile ad un destino di degrado. La riqualificazione, anche in questo caso, dovra’ essere progettata nel totale rispetto delle forme e dell’architettura originari tutelando le testimonianze storiche esistenti e consentendo ai cittadini di fruirne. Del resto, la salvaguardia degli immobili storici comunali e’ sempre stata al centro della mia azione amministrativa perche’ ritengo che dalla loro valorizzazione passi la crescita del Capoluogo. Ancora una volta, mi trovo costretto a fare qualche esempio: Complesso Monumentale del San Giovanni, Funicolare, Umberto I, ex Stac, Palazzo dell’Educandato come nuova sede dell’Accademia di Belle Arti, Complesso di via Fontana Vecchia, gallerie del San Giovanni, l’oratorio del Carmine, l’ex istituto Rossi, la biblioteca comunale “De Nobili”, il murale di Rotella sulla facciata delle Poste, il recupero dei due cinema nel centro, Palazzo Fazzari, che sara’ presto restituito alla citta’, e l’ex ospedale militare prossima sede delle Procure. Anche per il Teatro Masciari abbiamo previsto un intervento di recupero tramite i fondi di Agenda Urbana. Esempi – conclude – che dimostrano come ho sempre avuto a cuore la tutela del patrimonio edilizio della citta’ ed e’ proprio per questo motivo che non possiamo perdere, in un momento cosi’ difficile per le casse degli enti locali, opportunita’ di finanziamenti per ridare vita ad immobili altrimenti condannati ad un destino di degrado e abbandono”.