Catanzaro – “Edizione Straordinaria ha regalato alla città di Catanzaro 12 ore di pura libertà culturale. Con il long mob di sabato scorso, la “Compagnia del teatro di MU'” e la Scuola di Teatro “Enzo Corea” hanno dimostrato come la nostra città sia capace di grandi imprese”.
È il commento di Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio Comunale, dopo l’iniziativa “Un libro dal tramonto all’alba“ ideata da Pasquale Rogato, Gianpaolo Negro e Claudia Olivadese, attori della compagnia e insegnanti della Scuola di teatro diretta da Salvatore Emilio Corea.
Oltre agli attori e gli insegnati della scuola, circa 60 persone hanno contribuito alla lettura ad alta voce del libro “Momo” di Michael Ende. Un momento collettivo, su Corso Mazzini, in occasione della Giornata nazionale della lettura, iniziato alle 18.00 di sabato e terminato alle 06.00 di domenica.
“Un’occasione straordinaria per celebrare la bellezza della lettura come strumento di condivisione. L’iniziativa è rivoluzionaria, perché è la prima volta che si tiene in Calabria e ci dimostra come la cultura e la comunità possano interagire in modo significativo e costruttivo. La partecipazione attiva di cittadini, artisti e volontari ha trasformato l’evento in una celebrazione della letteratura e della creatività, ribadendo l’importanza del dialogo e dello scambio culturale nella vita pubblica. La scelta di ‘Momo’ di Michael Ende, un romanzo che esplora temi come il tempo, la comunicazione e l’amicizia, si è rivelata particolarmente adatta a stimolare riflessioni e discussioni tra i partecipanti. Questa esperienza ha dimostrato che, anche a Catanzaro, è possibile organizzare eventi culturali di grande impatto, che lasciano un segno duraturo nella comunità. La Società cooperativa Edizione Straordinaria ha fissato un nuovo standard per le iniziative culturali in Calabria, dimostrando che con impegno, passione e collaborazione, si possono superare le barriere tradizionali e creare momenti di condivisione autentica e arricchimento reciproco. L’evento ha inoltre evidenziato l’importanza di spazi pubblici come Corso Mazzini, che si sono trasformati in arene vivaci di cultura accessibile a tutti, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità e l’amore per la propria città”.