Provincia Cosenza: i lavori del consiglio provinciale

Cosenza – «Come Provincia dobbiamo farci trovare pronti e organizzare la macchina burocratica per vincere la sfida del Pnrr e avere un ruolo di coordinamento, programmazione e attuazione degli interventi in modo da supportare e offrire un servizio ai Comuni della provincia di Cosenza. Da qui la necessità di provvedere a un rafforzamento e a un riassetto organizzativo dell’Ente anche attraverso il Piano dei fabbisogni triennale 2021/ 2023».
È quanto ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza, Francesco Iacucci, nel corso del Consiglio provinciale tenutosi questa mattina per discutere dei sette punti all’ordine del giorno, approvati tutti all’unanimità.
Presenti i consiglieri provinciali Eugenio Aceto, Giuseppe OIiva, Fausto Sposato, Francesco Giuseppe Falbo, Fabio Falcone, Andrea Cuzzocrea, Carmine Lo Prete, Ferdinando Nociti, Gianfranco Ramundo, Carmelo Rota, Giuseppe Sacco.
Dopo una breve riunione della Conferenza dei Capigruppo, chiesta dal consigliere provinciale Eugenio Aceto per avere alcuni chiarimenti sul Documento Unico di Approvazione 2021/2023, il DUP è stato approvato da tutti i consiglieri presenti.
«È emersa comunque la disponibilità – ha precisato il consigliere Eugenio Aceto – di approfondire ulteriormente il DUP in modo da poter analizzare ogni passaggio e nel caso apportare le modifiche necessarie. Abbiamo già stabilito un cronoprogramma dei lavori».
Il presidente Iacucci ha ringraziato i consiglieri presenti per «lo spirito collaborativo e il sostegno dato in questo momento importante per il futuro dell’Ente. Oggi viene approvato uno strumento fondamentale per l’attività di guida strategica ed operativa degli Enti locali. Ci riuniremo nei prossimi giorni, così come deciso nella Conferenza dei Capigruppo, per esaminare ulteriori aspetti legati al Documento Unico di Programmazione 2021/2023 prima dell’approvazione del Bilancio. Bilancio su cui ci sono stati dei ritardi a causa degli effetti prodotti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 80/2021, su cui il Governo sta cercando di trovare una soluzione per venire incontro alle esigenze finanziarie di centinaia di Enti».
Approvata, sempre all’unanimità, la richiesta di procedere alla restituzione dei locali, concessi dall’Ente nel 2014, alla Fondazione Europa Mezzogiorno Mediterranea. «Fondazione – ha precisato il presidente della Provincia – costituita nel 2004 le cui attività culturali si sono ridotte nel tempo e non sono più attinenti alle funzioni fondamentali dell’Ente. La Provincia, tra l’altro, ha la necessità di reperire nuovi locali da allestire ad uffici per la gestione e l’attuazione delle misure provenienti dal Piano di Ripresa e Resilienza».
Questi gli altri punti approvati nel corso del Consiglio provinciale odierno:
Lavori di somma urgenza a seguito dell’attivazione di una frana a monte della strada che interessa la carreggiata stradale, al km 6+500 della S.P. 153. Riconoscimento spesa per l’importo complessivo di euro 34.984,46; lavori di somma urgenza per delimitazione corsia di marcia nel tratto interessato da un evento franoso della scarpata di valle lungo la strada provinciale 263 (ex S.S. 105 di Castrovillari) al km. 25+500, nel Comune di Sant’Agata d’Esaro; provincializzazione strada comunale denominata “Via del Progresso” del Comune di Cerzeto, diventata oggi l’arteria principale di collegamento con la Sp 241 (ex SS 19) anche per i Comuni limitrofi.
I consiglieri presenti hanno poi accolto e approvato la proposta del consigliere provinciale Andrea Cuzzocrea che sarà inserita all’Ordine del giorno nella prossima seduta del Consiglio provinciale. «La Provincia deve diventare Ente di raccordo e di coordinamento nella promozione delle Comunità energetiche – ha detto il consigliere Cuzzocrea -. Queste comunità energetiche creano enormi vantaggi per i comuni ma soprattutto per i cittadini e, più in particolare, generano importanti risultati di Risparmio economico e benefici ambientali, di contrasto alla povertà energetica ed impatto sociale, di risparmio energetico e ci proiettano verso una reale economia collaborativa e circolare».