Cosenza: eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere

Cosenza – Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal dott. Mario Spagnuolo, a carico di un uomo di 57 anni, residente in un paese della provincia di Cosenza, già agli arresti domiciliari per il reato stalking nei confronti di una sua ex compagna.
L’uomo era stato arrestato lo scorso 13 maggio per le condotte persecutorie nei confronti di una donna con la quale, diversi anni orsono, aveva avuto una relazione. Dopo aver riallacciato i rapporti ed essersi scambiati i numeri di telefono, è iniziata una escalation persecutoria nei confronti della donna. Numerosi sono stati i messaggi inviati attraverso un’applicazione di messaggistica istantanea che si sono ben presto trasformati in uno strumento di ingiurie e di minacce di azioni violente e perfino di morte. Le forti preoccupazioni della donna sono poi aumentate dopo aver subito alcuni danneggiamenti ed un tentativo di incendio presso la propria abitazione. L’attività d’indagine, avviata a seguito della denuncia e dei fatti narrati dalla donna, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ha consentito di accertare i reati contestati e di assicurare l’uomo alla giustizia sottoposto, quindi, agli arresti domiciliari.
Le prescrizioni imposte a seguito della misura, tuttavia, sono state puntualmente disattese dall’uomo che, lo scorso 14 giugno, si è reso responsabile, tra l’altro del reato di evasione, sorpreso dalle Forze dell’Ordine a circa 300 metri dalla propria abitazione. Per tale motivo, nel pomeriggio di ieri, in esecuzione dell’Ordinanza di Sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la custodia in carcere, personale della Polizia di Stato ha condotto in l’uomo presso la locale casa circondariale.
Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.