‘Ndrangheta: omicidio Patania, Dda apre nuova indagine sui summit

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Vibo Valentia – Sarebbero state almeno due le riunioni finalizzate a pianificare l’omicidio del boss Fortunato Patania di Stefanaconi (Vv). Il gip e gli investigatori concordano sul fatto che il luogo di ritrovo del clan dei “piscopisani” sarebbe stato uno dei bar ubicato nella piazza di Piscopio (frazione di Vibo) gestito dai Battaglia e poi la casa della nonna di uno dei componenti il clan. Per monitorare i movimenti attorno al bar e alla casa della nonna, i poliziotti hanno quindi piazzato una telecamera nella piazza del paese riuscendo in parte a filmare due summit di ‘ndrangheta avvenuti poco prima dell’omicidio del boss Patania. Uno dei summit per gli inquirenti e’ particolarmente importante poiche’ documenta come Rosario Battaglia (presunto mandante dell’omicidio Patania arrestato oggi) si sia incontrato con un esponente del clan Tripodi della frazione Porto Salvo di Vibo Valentia, a sua volta sposato con una componente della “famiglia” Mantino di Vibo Marina, questi ultimi cugini dei Battaglia-Fiorillo di Piscopio. Si tratta dello stesso clan Tripodi colpito nel maggio 2013 dall’operazione “Libra” sull’asse Vibo-Roma. Sono invece almeno quattro, oltre gli arrestati odierni, i soggetti del clan di Piscopio che avrebbero preso parte alle riunioni nel bar o nelle immediate vicinanze. Su tali soggetti sono in corso ulteriori indagini da parte della Dda con il supporto delle Squadre Mobili di Vibo Valentia e Catanzaro.

‘Ndrangheta: omicidio Patania, killer si lavo’ con Coca Cola
Vibo Valentia – Si sarebbel avato con la Coca Cola, per eliminare le tracce di polvere da sparo, Raffaele Moscato, 26 anni, di Vibo Marina, arrestato stamane in provincia di Bologna, dove si trovava agli arresti domiciliari, con la nuova accusa di concorso nell’omicidio ai danni del boss Fortunato Patania di Stefanaconi (Vv). Dall’ordinanza del gip distrettuale, Assunta Maiore, nell’ambito dell’operazione odierna ribattezzata “San Michele” (santo protettore della frazione Piscopio di Vibo Valentia) emerge infatti che Davide Fortuna (a sua volta ucciso nel luglio 2012) un’ora dopo l’omicidio del boss Patania avrebbe comprato diverse bottiglie di Coca Cola che sarebbero state utilizzate da Raffaele Moscato (uno dei presunti autori dell’omicidio) per lavarsi e farsi la doccia, confidando sul fatto che la bevanda contiene sostanze acide capaci di eliminare le tracce di polvere da sparo. Sempre ‘allo stesso scopo, MOscato, subito dopo il delitto del boss Patania si sarebbe inoltre urinato su una mano.
L’elettricista Annunziato Patania (solo omonimo della “famiglia” di Stefanaconi), a cui il gip ha imposto l’obbligo di dimora con l’accusa di favoreggiamento nei confronti dei killer, avrebbe poi tentato di manomettere i filmati registrati dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza del panificio a”San Michele” di Piscopio di Michele Fiorillo, anche lui accusato di favoreggiamento aggravato dalle finalita’ mafiose.