Criminalita’: latitante arrestato dai carabinieri nel Reggino

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Reggio Calabria – Nel corso della notte i Carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato un latitante, Francesco Luppino di 36 anni, ricercato per omicidio e tentato omicidio in concorso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, e altre 5 persone, per favoreggiamento personale. Luppino e’ destinatario di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi il 6 settembre 2013. L’uomo e’ ritenuto presunto responsabile, in concorso con altre persone, dell’omicidio di Giuseppe Arimare, ed al ferimento di Bernardo Princi, avvenuto nel comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, il 2 settembre 2013.

Il latitante Francesco Luppino, 36enne nato a Gioia Tauro e residente a Sant’Eufemia di Aspromonte, ricercato dal 2013 per omicidio e tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, si nascondeva in un appartamento nel quartiere di Catona, periferia sud di Reggio Calabria, dove questa notte e’ stato catturato dai Carabinieri insieme a 5 presunti favoreggiatori. Le indagini, coordinate dal procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti e dal sostituto Francesco Ponzetta, hanno visto i Carabinieri della Compagnia di Palmi e dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria, impegnati sulle tracce del latitante, raggiunto da ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi – sezione gip/gup il 6 settembre 2013 in quanto ritenuto presunto responsabile in concorso, dell’omicidio di Giuseppe Arimare, classe 1952, e del ferimento di Bernardo Princi classe 1974, avvenuto in Sant’Eufemia d’Aspromonte il 2 settembre 2013. Le indagini hanno condotto i Carabinieri fino alle porte di Reggio Calabria, dove hanno individuato una zona dove i favoreggiatori del latitante si sono recati diverse volte. La scorsa notte l’epilogo. Dopo alcuni giorni di osservazione, i Carabinieri hanno notato un’autovettura in uso ad uno dei presunti fiancheggiatori che si parcheggiava, ne sono usciti due uomini che sono entrati in una delle abitazioni considerate possibile rifugioa del latitante. I Carabinieri hanno circondato la zona e hanno fatto scattare il blitz alle 22.30. Durante l’irruzione il latitante e alcuni occupanti hanno tentato la fuga, subito bloccati. All’interno dell’abitazione, sono stati identificati Domenico Trimarchi di 24 anni, e Antonino Laurendi di 19 anni, entrambi parenti di Luppino, Mimma Corsaro di 41 anni, Rosy Curatola di 19 anni, Francesco Curatola di 56 anni, utilizzatori dell’immobile. I cinque secondo gli investigatori avrebbero fornito appoggio, sia fisico che materiale al Luppino. Durante la perquisizione domiciliare, sono state rinvenute e sequestrate armi e munizioni, riconducibili a Francesco Curatola: 1 fucile sovrapposto cal.12 privo di marca e matricola; 50 cartucce per fucile cal.12; 1 pistola semiautomatica cal.7.65 marca Regina con matricola abrasa munita di caricatore; 25 cartucce cal.7.65; 1 carabina ad aria compressa marca Gamo. Francesco Luppino e Francesco Curatola sono stati associati presso la casa circondariale di Reggio Calabria, mentre tutti gli altri sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.