Reggio Calabria – I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Reggio Calabria hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di un conto dove sono depositati oltre 4 milioni di euro, all’associazione temporanea di imprese impegnate nella costruzione del Centro Agroalimentare di Mortara di Pellaro, periferia a sud della citta’. In particolare i Carabinieri hanno eseguito il sequestro, emesso d’urgenza dal sostituto procuratore Antonio Cristillo, presso la sede di Reggio Calabria della Banca d’Italia, bloccando il conto dove erano stanziati 4.118.400,75 di euro derivanti dallo stanziamento sul “Fondo per il risanamento e lo sviluppo dell’Area Urbana di Reggio Calabria”. Il decreto di sequestro ha evitato pero’ anche la eventuale corresponsione di altri 16 milioni di euro da parte del Comune di Reggio Calabria, il quale versa gia’ in precario stato finanziario. Il provvedimento, che e’ stato notificato al rappresentante legale dell’Ati “Lafratre srl – Cofor srl”, Albero Pagliuca, e’ stato emesso nel contesto di un procedimento penale a carico di quest’ultimo e di pubblici funzionari in corso di identificazione, indagati per concorso in frode in forniture e concorso in violazioni edilizie riguardo alla costruzione del Centro Agroalimentare. Per lo svolgimento dei lavori la “Lafatre s.r.l.” avrebbe fornito una falsa polizza fideiussoria a garanzia degli impegni assunti ed avrebbe utilizzato calcestruzzo non conforme per difetto, omettendo di fornire, ad ogni stato di avanzamento dei lavori, i relativi campioni di prova. Tutto cio’ avrebbe concorso a rendere non collaudabile ed inagibile la struttura realizzata. L’urgenza del provvedimento deriva dal lodo arbitrale, attualmente in pendenza presso la Corte d’Appello di Roma, tra il Comune di Reggio Calabria e la “Lafatre s.r.l.”, perche’ quest’ultima vorrebbe vedere riconosciuto un ulteriore credito di 16 milioni di euro. Il Comune di Reggio Calabria ha gia’ corrisposto per l’opera oltre 25 milioni di euro.