Sequestrati 270 kg di “sardella” a Sellia Marina, una denuncia

sardella
Catanzaro – Nella notte appena trascorsa, con un’operazione di polizia marittima condotta sia a terra che a mare dalla Capitaneria di porto di Crotone, tra i comuni di Isola di Capo Rizzuto e Sellia Marina, sono stati effettuati diversi controlli sulla filiera della pesca per reprimere il fenomeno della pesca illegale, come lo e’ quella della sarda sottomisura, ma anche e soprattutto garantire la tutela del consumatore. L’attivita’ e’ stata organizzata in modo capillare con l’intervento in mare di una motovedetta nel tratto compreso tra i comuni di Crotone e Isola di Capo Rizzuto e via terra con due pattuglie tra i comuni di Cutro e Sellia Marina. I controlli hanno permesso di rintracciare diverse imbarcazioni sotto costa intente ad effettuare la pesca illegale di novellame di sarda tra i comuni di Cropani e Sellia Marina, quindi le attivita’ di appostamento hanno permesso di verificare che le barche si erano avvicinate per sbarcare il prodotto ittico sulla spiaggia, in localita’ Ruggiero di Sellia Marina, stipando lo stesso in diversi fusti di plastica per alimenti. I militari hanno anche accertato che nei pressi del punto di sbarco e nelle vicinanze del pescato era presente una persona, probabilmente con l’intento di recuperare il prodotto ittico. Successivamente, considerato che le imbarcazioni da pesca non erano piu’ visibili in mare e che nel frattempo si avvicinava in zona un’autovettura per caricare a bordo il prodotto ittico illegale, il personale della Capitaneria di porto di Crotone e’ intervenuto per identificare il soggetto. Alla vista dei militari l’autovettura si e’ allontana repentinamente, ad eccezione di una persona rimasta sulla spiaggia. Quest’ultima e’ stata quindi denunciata per detenzione di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima. Il pescato e’ stato posto sotto sequestro; i militari hanno accertato che si trattava di circa 270 chilogrammi di novellame di sarda, il cosiddetto “bianchetto” che, sul mercato nero, avrebbe fruttato circa tremila euro. I militari, dopo aver comunicato alla competente autorita’ giudiziaria il sequestro effettuato, hanno richiesto l’intervento del personale dell’Azienda sanitaria di Crotone che ne ha certificato l’idoneita’ al consumo umano. Il pesce e’ stato quindi devoluto in beneficienza ad istituti caritatevoli della citta’ di Crotone.