‘Ndrangheta: anche una villa in Austria fra i beni confiscati

Villa-confiscata-Clan-Pesce

Reggio Calabria – C’e’ anche una villa a Baden, in Austria, fra i eni confiscati stamane dalla Guardia di Finanza al clan Pesce di Rosarno (Rc). La confisca, secondo quanto reso noto, e’ stata possibile contestando il reato di riciclaggio, previsto anche dal codice penale austriaco. L’indagine avrebbe fatto emergere che Claudio Lucia, presunto responsabile della cosca Pesce per gli investimenti in Lombardia e in territorio estero, all’inizio del 2009 aveva comprato, in contanti, una villa di pregio del valore di un milione di euro a Baden, nota localita’ termale austriaca. L’uomo aveva intestato la villa alla moglie rumena e subito dopo aveva commissionato e fatto eseguire lavori di ristrutturazione per costi di oltre 1 milione e mezzo di euro, anche questa cifra pagata esclusivamente in contanti e senza rilascio di documentazione fiscale, come da condizione espressamente dettata dal committente. Venuto a conoscenza degli arresti eseguiti nell’aprile 2010 a carico di 40 presunti appartenenti alla cosca Pesce, l’uomo, allora irreperibile, avrebbe alienato i beni intestati alla moglie: un’automobile Porsche Cayenne Turbo e’ stata cancellata dal registro automobilistico austriaco e trasferita all’estero, mentre la villa di Baden era stata ceduta a un cittadino rumeno al prezzo di 900 mila euro, a titolo di “compensazione” di un asserito pregresso debito, transazione che secondo le indagini sarebbe stata palesemente fittizia e funzionale alla sottrazione del bene dall’eventuale applicazione di provvedimenti cautelari o ablativi. Il reato di riciclaggio, previsto dal codice penale austriaco (che invece non prevede i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione, contestati dalla magistratura italiana a Claudio Lucia) e’ stato contestato a carico della moglie di Lucia e del cittadino rumeno a cui era stata ceduta la villa, rendendo possibile la confisca dei beni detenuti in Austria.