Calcioscommesse: Ranucci, farsa ha preso posto di sport
Roma – “L’ennesimo scandalo sul calcioscommesse assume piu’ che mai i connotati della farsa, di sportivo oramai il calcio italiano ha veramente poco”. Queste le parole del senatore del Partito Democratico Raffaele Ranucci a commento dell’inchiesta che ha travolto nelle ultime ore la lega pro e il calcio dilettantistico. “Rammarica ulteriormente il fatto che tutto si stia consumando a livello dilettantistico, come a dimostrare l’impotenza di una Federazione che non ha piu’ voce in capitolo. Mentre la Lega fa quello che vuole, decidendo di spostare una partita di serie A per far riposare un giorno in piu’ i calciatori, quando domenica scorsa a Formia nel campionato di promozione si e’ giocato ugualmente nonostante un ragazzo si trovasse in coma all’interno degli spogliatoi. Come se non bastasse – ha concluso Ranucci – in queste ore anche il sospetto di un patto segreto sui diritti tv sta minando la credibilita’ del nostro calcio. Quello che non molti anni fa era lo sport preferito dagli italiani, rischia di diventare qualcosa di cui vergognarsi”.
Calcioscommesse: Bindi, conferma forza intimidatrice ‘ndrangheta
Roma – “Il vasto sistema di corruzione sportiva svelato dall’indagine della Squadra mobile di Catanzaro e dallo Sco della Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Catanzaro, e’ un’impressionante conferma della forza intimidatrice della ‘ndrangheta e della sua capacita’ di inquinare in profondita’ anche il mondo del calcio”. Ad affermarlo e’ Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia. “La presa della criminalita’ organizzata su questo settore, cosi’ popolare e di massa in cui ruotano fortissimi interessi economici – ricorda Bindi – non puo’ essere piu’ minimizzata, come fenomeno locale o episodico. Le decine di arresti di oggi, la mole di indagati e la ramificazione su tutto il territorio nazionale di un sistema fraudolento ci dicono che si sta superando ogni livello di guardia”.
“Non si puo’ aspettare la prossima inchiesta per mettere mano ai correttivi necessari – continua la presidente del’Antimafia -: dalle scommesse, estese alle serie minori e possibili anche per i tesserati, alla trasparenza dei bilanci fino all’efficacia della giustizia sportiva. Occorre liberare il calcio dal malaffare con risposte immediate e piu’ rigorose, ma c’e’ anche da chiedersi se i vertici della Figc e le leghe delle squadre sono davvero all’altezza di questa sfida”. “Un ringraziamento particolare – conclude Bindi – alla Polizia di Stato e alla magistratura di Catanzaro per l’abnegazione e la grande professionalita’ dimostrate anche in questa complessa operazione, malgrado la cronica carenza negli organici e nei mezzi a disposizione”.
Calcioscommesse: Pezzopane, fatti gravi per L’Aquila
L’Aquila – “L’arresto del responsabile dell’area tecnica dell’Aquila calcio Ercole Di Nicola e’ un fatto gravissimo che colpisce una citta’, gia’ duramente ferita, e una squadra che sta lavorando duro per ottenere risultati. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno e mai avrei immaginato che la corruzione potesse arrivare addirittura alla Lega Pro e alla Lega D di calcio, ma cosi’ e’. Ci auguriamo che si faccia piena luce e che la squadra de L’Aquila, che tanto sta a cuore a tutti noi, e che sta facendo sforzi enormi sia estranea ai fatti come ha detto il vicepresidente Mancini e come fanno presupporre per ora gli inquirenti”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. “E’ una vicenda triste – prosegue Stefania Pezzopane – che rischia di infangare anche chi non c’entra e l’immagine di uno sport al centro dei riflettori. Chi lavora nel calcio deve essere piu’ onesto degli altri, perche’ e’ un mondo che costituisce un esempio per tanti giovani. Ai tifosi – conclude Stefania Pezzopane – va la mia assoluta solidarieta’”.
Calcioscommesse: Pd, per preservare sport serve tagliando sistema
Roma – Luca Di Bartolomei, responsabile Sport del Partito democratico, in una nota afferma: “Questa mattina noi tutti appassionati di calcio ci siamo svegliati con la triste notizia dell’ennesima inchiesta che coinvolge il nostro sport preferito, in un turbine di mafia e partite truccate. I capi di accusa vanno dalla associazione per delinquere finalizzata alla sportiva fino all’associazione mafiosa, con l’aggravante transnazionale. Ancora una volta la magistratura e le forze dell’ordine dimostrano quanto la criminalita’ organizzata sia interessata a tutto quello che gira, a qualunque livello, attorno al mondo del calcio”.
“Truccare delle partite e’ una offesa ai tifosi e un reato in grado di consentire un facile riciclaggio di enormi capitali illeciti. Ecco perche’ di fronte a tutto questo – prosegue Di Bartolomei – e’ evidente che la politica, assieme al mondo del calcio, dovra’ valutare attentamente se non sia opportuno procedere ad un tagliando del sistema delle scommesse sportive nel nostro Paese. Serve una valutazione seria sull’impatto che le scommesse hanno sugli sport e sul calcio, in particolare sulle serie minori che rischiano di essere le meno controllate”.
Calcioscommesse: Osservatore Romano, siamo alle solite
CdV – “Ci risiamo, dunque. In Italia non si fa in tempo a chiudere un’indagine sul calcioscommesse che subito se ne apre un’altra. Stavolta le squadre coinvolte non sono blasonate, tuttavia la gravita’ dei fatti non e’ certo minore. E ogni volta che accade viene voglia di dire basta con questo calcio schiavo del business, legale e non”. E’ quanto scrive l’Osservatore Romano sull’ultimo scandalo che ha sconvolto il mondo del calcio. “Ma poi si pensa che – scrive il quotidiano d’Oltretevere – in fondo non tutto e’ marcio, perche’ questo sport riesce anche a sorprendere positivamente. Come avvenuto sabato, con la festa per la promozione in serie A del Frosinone, dopo che era gia’ approdato al massimo campionato il Carpi (per inciso le due squadre la cui eventuale promozione, a detta di qualcuno, avrebbe nuociuto agli affari, cioe’ alla vendita dei diritti televisivi)”.
Calcioscommesse: Molea (Sc), fare luce su situazione inquietante
Roma – “Esprimo profonda preoccupazione per l’accaduto. Se quanto ipotizzato fosse vero, si tratterebbe di un atto grave e lesivo delle condizioni di libero mercato”. Cosi’ il vicecapogruppo alla Camera di Scelta Civica e membro della commissione di vigilanza Rai, Bruno Molea, in merito all’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti di SkyItalia, Rti-Mediaset e la Lega di Serie A, sull’assegnazione dei diritti televisivi per il campionato di calcio, nel triennio 2015-2018. “Mi auguro – ha aggiunto – che venga fatta al piu’ presto piena luce su questa situazione inquietante e sull’ennesima tegola che colpisce la Lega calcio”.
Calcioscommesse: Coisp, agenti rischiano vita per mondo finto
Catanzaro – “Un sistema stabile di frodi finalizzate solo all’arricchimento di pochi. L’operazione portata a termine dai colleghi in tutta Italia e’ lo specchio di cio’ che e’ divenuto ormai il mondo del calcio: un mondo di bugie, un business che nulla ha a che fare con lo sport, un carrozzone che serve a pochi ma imbambola tanti e per il quale ci chiedono di rischiare la pelle ad ogni partita, non importa di quale categoria”. Cosi’ Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la maxi operazione denominata “Dirty soccer”, portata a termine oggi in diverse zone d’Italia e condotta dalla Squadra mobile di Catanzaro relativa al calcio truccato. Un lavoro lungo e complicato sfociato nell’emissione da parte della Procura del capoluogo calabrese di un provvedimento di fermo per ben 50 persone, e da cui emerge uno spaccato desolante del mondo del calcio.
“Il nostro lavoro, la nostra fatica e’ vera, e vera e’ anche la consueta violenza che – aggiunge Maccari – accompagna questo ignobile circo della palla rotolante, ma il resto e’, evidentemente, falso. E non solo dobbiamo impiegare sforzi titanici in occasione delle partite, quanto dobbiamo anche impegnare le nostre migliori risorse per portare alla luce il marcio che c’e’ dietro a tutto questo. Fortunatamente la Polizia di Stato e’ fatta di persone del calibro degli uomini della Squadra mobile guidati da Rodolfo Ruperti e dei suoi collaboratori, e almeno possiamo goderci la soddisfazione di vedere risultati come quelli messi a segno oggi”. All’intervento di Maccari fa eco quello del Segretario generale regionale del Coisp calabrese, Giuseppe Brugnano, che ha voluto esprimere le proprie congratulazioni alla Mobile di Catanzaro. “Ancora una volta – ha detto Brugnano – l’alta professionalita’ dei colleghi della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, guidata dal dottor Rodolfo Ruperti, ha determinato un’ennesima vittoria dello Stato sulla criminalita’. Sono congratulazioni piu’ che meritate, perche’ i colleghi della Mobile, nonostante le diverse difficolta’ dovute alle limitate risorse, riescono a dare risposte concrete sul territorio nella lotta all’anti-Stato”.
Calcioscommesse: Pro Patria, estranei a vicenda
Busto Arsizio (Varese) – “In merito a quanto emerso oggi e a quanto appreso dagli organi di stampa, l’Aurora Pro Patria 1919 S.r.l. prende le distanze in modo perentorio dal comportamento dei professionisti oggi tesserati o gia’ tesserati per la societa’”. Lo rende noto in un comunicato il club di Busto Arsizio che aggiunge “di essersi gia’ attivata per vedere accertata la propria estraneita’ nella vicenda, nonche’ per vedere tutelati i propri diritti anche nei confronti di chi coinvolto nell’inchiesta. In attesa di ulteriori sviluppi- conclude la nota – la societa’ ha deciso di mantenere il silenzio stampa per concentrarsi sulla preparazione delle importanti partite di play-out”.