Teleperformance Taranto: 2mila a rischio. Flash mob in piazza

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Taranto – Alcune centinaia di lavoratori del call center Teleperformance si sono radunati stasera nel centro di Taranto per un flash mob in mutande per evidenziare la gravita’ della crisi aziendale e soprattutto il rischio di perdere il posto di lavoro. L’iniziativa, con la forma del flash mob per divulgarla il piu’ possibile all’esterno, e’ stata indetta dai sindacati lavoratori delle comunicazioni. Ieri il sindaco di Taranto, Ezio Stefa’no, ha scritto a Governo, Regione Puglia, parlamentari di Taranto e azienda paventando il pericolo che la ristrutturazione societaria annunciata dalla multinazionale francese determini la perdita nella citta’ pugliese di oltre 2mila posti di lavoro. Sono infatti 2.400 gli addetti di Teleperformance a Taranto tra tempo indeterminato e contratti a progetto. La societa’ ha presentato ai sindacati una proposta che prevede maggiore flessibilita’, turni di lavoro spezzati con pausa nella tarda mattinata, 20 ore di lavoro a settimana e una riduzione del tempo indeterminato. I sindacati contestano questa proposta e affermano che il confronto deve rimanere nell’ambito del contratto di lavoro di categoria. Adesso, da alcuni giorni, e’ all’opera una commissione mista con l’obiettivo di trovare una soluzione, considerato che a giugno scade l’accordo siglato due anni fa e che ha consentito a Teleperformance di risparmiare sul costo del lavoro. Se non ci sara’ un nuovo accordo, Teleperformance – che ai sindacati ha dato una decina di giorni di tempo – ha gia’ annunciato un riassetto societario che prevede che i call center di Taranto e Roma, dove lavorano altri 300 addetti, siano messi sul mercato e venduti. Questo perche’ soprattutto il call center di Taranto oggi come oggi e’ fonte di perdite: 8-9 milioni l’anno secondo dati forniti dall’azienda.