‘Ndrangheta: Fava, sindaco Locri dia segnale di ostilita’ verso le cosche

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Roma – “L’unico modo per superare la dipendenza delle amministrazioni locali al controllo mafioso, è mostrare di stare dall’altra parte”. A dichiararlo Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia e deputato del Gruppo Misto, intervistato da Klaus Davi nel corso del programma KlausCondicio in onda su YouTube al link https://www.youtube.com/user/klauscondicio. E alla domanda di Klaus Davi: “Qual è il messaggio da lanciare al sindaco di Locri che, eletto con il 70% dei voti, non ha aderito a campagne anti-mafia sostenute da altri sindaci, da nord a sud?”, Claudio Fava, ha risposto: “In regioni come la Calabria, la capacità di controllo mafioso del consenso elettorale è molto più radicata e forte che altrove. Basti pensare che in moltissimi comuni, come per esempio Taurianova, le amministrazioni sono state sciolte fino a tre volte. Ciò vuol dire che la capacità di controllare la funzione del consenso e di determinare gli assetti amministrativi ed elettorali è ancora molto forte”. Secondo Claudio Fava, dunque “E’ arrivato il momento di dire basta agli inchini ai mafiosi, e di smetterla col pensare che i soldi non abbiano odore; perché i soldi e i voti hanno odore e hanno un odore anche penetrante, che si mantiene nel tempo e che presentano il conto anche dopo molti anni”.