Cosenza- “L’uomo potrà raggiungere i livelli più alti nei vari campi informatici, tecnologici e scientifici, ma non potrà forse mai elevarsi alla bellezza e alla potenza, talvolta distruttrice, della natura. Divina in tutti i suoi processi e – tanto per citare un’espressione popolare – bella e senz’anima, essa si rivela l’unica minaccia nei cui confronti l’uomo sembra essere ancora oggi del tutto inerme. Non sussiste testimonianza più drammatica di ciò di quanto in queste difficili ore stanno vivendo Rossano e Corigliano Calabro”. Lo afferma in una nota Lia Calabria della Cicas di Cosenza, per la quale “lo scenario è davvero tragico, direi apocalittico. La popolazione ha vissuto momenti di grande terrore e visto svanire in pochi minuti il frutto di anni di sacrifici: macchine trascinate dal fango e dai detriti, sgombero delle case, sfollati e bambini sgomenti persi per le vie. Percepibile, negl’occhi della gente, oltre alla paura, è l’afflizione e la costernazione (assolutamente condivisa da chi scrive), poiché Rossano e Corigliano Calabro, da sempre considerate mete con un’ottima valenza turistica, devono affrontare – aggiunge – oggi un duplice dramma: tale sciagurato fenomeno naturale ha colpito infatti l’attività balneare di queste località nel periodo di massima domanda, costringendo, anzi mettendo in ginocchio, lidi, ristoranti, bar e locali vari i quali sono stati costretti alla chiusura”. Per la Lia “i danni sono incalcolabili e hanno riguardato non solo il settore turistico ma anche le strutture aziendali e inter-aziendali, fabbricati e ad altri manufatti rurali produttivi”. Ne consegue, spiega, “l’enorme difficoltà di proseguire le consuete pratiche agricole, nonché la preparazione delle colture autunnali”. La Cicas manifesta alla popolazione (imprese ed aziende comprese) di Rossano e Corigliano Calabro “tutta la sua angoscia e solidarietà e si dichiara disponibile a interventi e forme di sostegno immediati”.