Ucciso per rapina: confessano i due, “siamo stati noi”

In alto Marco Di Lorenzo, in basso Gianluca Ianuale

In alto Marco Di Lorenzo, in basso Gianluca Ianuale

Napoli – “Si’, siamo stati noi”. Hanno confessato le due persone fermate oggi a Scalea, nel Cosentino, per l’omicidio di Anatoliy Korol, 38 anni, il muratore che ha provato a sventare una rapina a Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, sabato scorso. Sono state arrestate per il reato di concorso in omicidio. Si tratta di Marco Di Lorenzo e Gianluca Ianuale, fratellastri e figli del boss Ianuale.

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Ucciso per rapina: a sparare e’ stato il 20enne
Quando ha visto il fratello soccombere sotto i colpi di Anatoliy Korol e’ entrato come una furia, ha preso la pistola ed ha fatto fuoco uccidendolo.

Gianluca Ianuale

Gianluca Ianuale

 

E’ stato Gianluca Ianuale, 20 anni, colui il quale ha materialmente assassinato l’ucraino eroe che sabato scorso ha provato a sventare una rapina in un supermercato di Castello di Cisterna. I due, arrestati questa mattina in una contrada a Scalea, hanno confessato e raccontato con precisione le fasi della tragica rapina raccontando ai pm di essere “poveri, disperati e con i mobili di casa vuoti”.

Il primo ad entrare nel supermercato e’ stato Marco Di Lorenzo, 32 anni, fratellastro di Ianuale, che lo aspettava fuori. Quest’ultimo quando ha capito che il congiunto era stato disarmato e picchiato si e’ precipitato all’interno ed ha aggredito Anatoliy a calci e pugni e lo ha ferito al capo con con una penna, cosi’ come si vede dalle immagini della videosorveglianza. Non contento ha impugnato la pistola ed ha fatto fuoco. I due, subito dopo l’omicidio, non hanno dormito nella loro abitazione ma in un residence. Poi sono partiti per Cosenza e si sono fermati a Scalea dove sono stati assistiti da alcuni familiari. “Il risultato raggiunto non e’ stato facile perche’ hanno agito come professionisti ma alla fine con un lavoro paziente e certosino si e’ arrivati al risultato – ha detto il procuratore capo di Nola, Paolo Mancuso – Sono stati giorni di fibrillazione, ora mi sento veramente bene”.