‘Ndrangheta: due fratelli arrestati dalla polizia a Roma

rp_POLIZIA-ARRESTO-400-300x188.jpgReggio Calabria  – La Squadra Mobile di Roma ha arrestato nella Capitale due fratelli di Locri, in provincia di Reggio Calabria, che si erano resi irreperibili all’esecuzione del fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma e Reggio Calabria a conclusione dell’indagine denominata “Acero-Krupy” del 28 settembre scorso. I due sono Giuseppe e Antonio Strangio, rispettivamente di 36 e 33 anni, che avevano trovato rifugio in una casa singola ubicata all’inizio di una traversa di via Aurelia Antica, protetta da alte recinzioni che proteggevano la proprieta’. Il blitz degli agenti della Squadra Mobile romana, coordinati dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, e’ scattato intorno all’una. I poliziotti hanno catturato prima Antonio, sorpreso nel giardino e bloccato nonostante il tentativo di fuga, quindi e’ stato arrestato il fratello, che era all’interno dell’abitazione. L’operazione “Acero-Krupy”, che ha portato al fermo di 54 persone in tutto, e’ stata condotta dalla Polizia nei confronti di presunti appartenenti alle cosche Aquino-Coluccio, Figliomeni, Commisso, Strangio operative in Calabria e nel Lazio, a vario titolo indagati di associazione di tipo mafioso, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico di armi e riciclaggio, reati consumati in ambito nazionale e internazionale. In particolare, i due fratelli Strangio sono indagati per il reato di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, aggravato dall’aver agevolato gli interessi della locale di ‘ndrangheta di San Luca, nel reggino. Secondo gli inquirenti infatti avrebbero agevolato la famiglia di ‘ndrangheta degli Strangio, detti “Janchi”, attiva a San Luca e federata al clan Nirta “Versu”, contrapposta con questi ai Pelle-Vottari nella faida di San Luca che ha causato decine di vittime dal 1991 in poi e che ha avuto il suo apice nella strage di Duisburg, in Germania, consumata alle prime ore del ferragosto del 2007. Nel corso della perquisizione eseguita dopo la cattura, la Polizia ha sequestrato circa 5000 euro, cinque telefoni cellulari, carte di credito e altro materiale nella disponibilita’ dei fratelli Strangio.

,