Rifiuti: discarica abusiva nel Cosentino, 10 indagati

RoanViboValentia-131015Cosenza – Dieci persone sono indagate nell’ambito di un’operazione finalizzata alla repressione di illeciti ambientali, condotta dal reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. Le Fiamme Gialle della sezione operativa navale di Corigliano Calabro (Cs) hanno identificato i presunti responsabili della realizzazione di una discarica abusiva su terreni privati nel centro del Cosentino. L’indagine e’ stata svolta in esecuzione di un’attivita’ delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari (Cs). Gli inquirenti hanno sequestrato due terreni privati e contigui per un estensione complessiva di circa 9.000 metri quadrati, sui quali erano stati impiegati rifiuti speciali utilizzati per l’elevazione del naturale piano di campagna, per un totale di circa 9.700 metri cubi di materiale. In sefguito alle prime indagini sono state denunciate quattro persone, dipendenti di una societa’ cantieristica, per gravi violazioni ambientali. I finanzieri, dopo successivi approfondimenti, avrebbero accertato responsabilita’ a carico di due d societa’, operanti nel settore dell’edilizia e dello RoanViboValentia-131015-1sfruttamento delle cave. I rifiuti costituiti da materiali di risulta provenienti da demolizioni, ristrutturazioni di edifici e bonifica di canali di scolo, venivano scaricati su un suolo privato, adibito abusivamente a discarica, con il consenso, ottenuto dietro pagamento, dell’affittuario e del proprietario, i quali avevano in progetto la realizzazione di manufatti sulla stessa area. Le analisi tecniche del terreno hanno consentito di accertare, oltre all’esatta classificazione del tipo di rifiuto, la presenza di idrocarburi pesanti, con una concentrazione superiore ai valori previsti per legge. I Finanzieri hanno, inoltre, accertato che il materiale di risulta, illecitamente smaltito sul terreno privato, anziche’ essere correttamente conferito in discariche autorizzate o in siti di stoccaggio appositamente individuati, veniva venduto a privati consenzienti, in quanto economicamente piu’ conveniente rispetto all’acquisto di inerti per riempimento. A conclusione delle indagini, la Procura ha emesso 10 avvisi di garanzia.