Inchiesta Anas: Accrogliano’,tutti pagano per aggiudicarsi gara

accrogliano-dama-neraRoma – “Non c’e’ un imprenditore che non possa dire che non ha pagato per avere l’aggiudicazione di una gara”. Parole di Antonella Accrogliano’, la cosiddetta ‘Dama Nera’ dell’Anas, arrestata il 22 ottobre scorso per associazione per delinquere e corruzione assieme ad altri quattro funzionari. E’ il 3 novembre e, nel carcere di Rebibbia, davanti ai pm Maria Francesca Loy e Maria Calabretta, la dirigente responsabile del Coordinamento Tecnico Amministrativo di Anas racconta come funzionava quel sistema illecito che puntava a ottenere “utilita’ e provviste corruttive” dagli imprenditori interessati ad aggiudicarsi appalti per milioni di euro. “Ammetto gli addebiti per i fatti indicati nell’ordinanza cautelare – e’ la premessa dell’Accrogliano’ -. Ma non avevo nessuna capacita’ decisionale”. L’atto istruttorio e’ stato depositato dai magistrati al tribunale del riesame.

“Nel mio ufficio – chiarisce l’Accrogliano’ – si redigevano provvedimenti amministrativi e di supporto, ma mai provvedimenti autorizzativi perche’ non era quello il mio ruolo. Io predisponevo documenti, sotto il profilo amministrativo”. Parlando della tangente pagata dagli imprenditori della Tecnis e divisa con il dirigente Oreste De Grossi, la funzionaria ricorda: “La Tecnis spa ha avuto appalti molto rilevanti, sicuramente superiori ai cento milioni di euro. Ha vinto molte gare, con ribassi tante volte pilotati e indotti. Io trattavo con diverse persone di Tecnis, ma le decisioni venivano prese da Mimmo Costanzo, mentre l’esecutore era Concetto Bosco. Loro avevano relazioni importanti in Anas, con i vertici. Io so che Tecnis e’ stata supportata anche dall’onorevole Meduri (l’ex sottosegretario alle Infrastrutture, ai domiciliari in questa inchiesta, ndr) e che era molto introdotta in Anas. I soldi di cui si parla nelle telefonate con De Grossi erano per una gara di Potenza di fine dicembre 2014, dove lui era il presidente di commissione: erano lavori stradali per circa 15 milioni di euro. La gara fu aggiudicata a Tecnis. De Grossi ha trattato con Bosco. Costanzo non ne ha parlato con me e non mi ha neppure portato i soldi direttamente. De Grossi aveva pattuito con Bosco 150mila euro, ne ha avuti 97mila e li abbiamo divisi a meta’ io e lui. I 70mila euro trovati a casa di mia madre sono quelli avuti da De Grossi per la gara di Potenza”. L’Accrogliano’ ammette “di aver ricevuto pagamenti da altri imprenditori” ma esclude di aver “preso soldi per la Variante di Morbegno, non so se qualcun altro ne ha presi”.

I pm, poi, le chiedono dei rapporti con Meduri: “L’ho conosciuto circa una decina di anni fa, andai a salutarlo quando era sottosegretario del ministro Di Pietro, poi non l’ho piu’ rivisto per anni. Anche la conoscenza tra Meduri e Ciucci (ex presidente Anas, ndr) risale a quegli anni. Un po’ perche’ eravamo entrambi calabresi Meduri si e’ appoggiato a me. Preciso pero’ che io non ho mai incontrato imprenditori con Meduri, e con lui non abbiamo mai parlato di soldi. Lui forse incontrava i rappresentanti di Tecnis per suo conto, ma mai con me. Non risponde al vero quello che io ho detto a De Grossi che Meduri sarebbe intervenuto presso Tecnis. Meduri non ha mai saputo che vi erano dazioni di denaro tra me e Tecnis. Il punto di riferimento di Meduri all’Anas era Ciucci. Non ero io. Meduri incontrava Ciucci, non so dire con che frequenza”. E ancora su Meduri: “Non sono a conoscenza – sostiene l’Accrogliano’ – se ci sono stati passaggi di denaro tra lui e gli imprenditori di Tecnis, ma lui otteneva dei favori in cambio della sua assidua presenza in Anas, infatti aveva ottenuto l’assunzione della nuora nella societa’ Quadrilatero, societa’ partecipata di Anas. Io non ho assistito a consegne di denaro dalla Tecnis, ma so che Meduri aveva procurato un incontro a Costanzo con il ministro Del Rio a Palermo e so che si sono incontrati a Palermo”. Un ultimo chiarimento riguarda il pacco di esposti anonimi trovati a casa dell’arrestata: “Quelli che mi sono stati sequestrati – fa sapere l’Accrogliano’ ai pm – sono stati scritti dall’ing.Valente, vicedirettore della direzione lavori. Anche io li ho scritti a mano. Io gli ho dato un supporto sulle notizie che lui mi chiedeva”.