Furti energia elettrica: 20 arresti dei Carabinieri in un anno

furto-energia-elettricaReggio Calabria – Venti persone arrestate e 50 denunciate: e’ il bilancio del lavoro svolto nell’anno appena trascorso dalle pattuglie della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria nell’ambito del contrasto al fenomeno dei furti di energia elettrica. I militari delle 13 stazioni dipendenti dalla Compagnia, – secondo quanto reso noto – supportati dai tecnici dell’Enel S.p.a., nel corso di numerosi servizi tesi alla prevenzione e repressione del fenomeno,hanno arrestato 20 persone per i reati di furto aggravato di energia elettrica. Si tratta, per il 90% dei casi, di titolari di attivita’ commerciali, al cui interno, al momento o dell’intervento da parte dei militari, veniva riscontrata la presenza di allacci abusivi alla rete elettrica in grado di ridurre i consumi, in alcuni casi, del 97%. Tutti gli arresti eseguiti dalle stazioni dipendenti sono stati successivamente convalidati in sede di giudizio direttissimo. Oltre 50 le denunce in stato di liberta’ per violazioni dello stesso tipo, effettuate anche attraverso il posizionamento di un magnete sul contatore elettrico, in case private, con danni di lieve entita’. Oltre 3 milioni e mezzo i Kwh accertati come somma complessiva erogata indebitamente dai responsabili delle violazioni (approssimativamente 0,20 centesimi di euro ogni kilowatt/ora). “Il modus operandi di chi commette tale tipologia di reati – spiega un comunicato dell’Arma – si potrebbe definire identico nella sostanza ma differente nelle forme. Infatti, l’appropriazione illecita avviene o con l’allaccio abusivo alla rete elettrica bypassando a monte il contatore mediante utilizzo di un cavo volante oppure mediante collegamento al contatore intestato al vicino di casa o attraverso il ripristino abusivo dell’allacciamento distaccato per morosita’. Altro metodo – si segnala – e’ quello dell’utilizzo di grosse calamite la cui funzione, una volta appoggiate sul contatore, e’ quella di sfasarne le funzioni in modo tale da far registrare consumi nettamente inferiori a quelli reali”.

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