Pesca: decreto ministero tutela gastronomia calabrese

oliverio-nicodemo-0408Catanzaro – Il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio, afferma, in una nota, che “l’approvazione del decreto sul ‘Rossetto-Cicerello’ da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e forestali pone fine ad una lunga e complessa vicenda, e consente il recupero, il mantenimento e la valorizzazione di antiche tradizioni del mondo della pesca e della gastronomia locale in diverse regioni italiane ed, in particolare, in Calabria. La scadenza delle deroghe previste dall’entrata in vigore del regolamento (CE) 1967/2006, – soiega – ha determinato l’impossibilita’ di utilizzare anche attrezzi a basso impatto, impedendo cosi’ una qualsiasi attivita’ di pesca speciale di queste specie. Complice un deciso disinteresse della Regione Calabria nella scorsa legislatura, si e’ venuto a creare – secondo Oliverio – di fatto una situazione drammatica nelle aree interessate, in particolare della Calabria, nelle quali l’economia di intere marinerie dedite alla piccola pesca costiera e’ legata a questa attivita’ mirata alla cattura di risorse di piccola taglia (rossetto e cicerello) che andrebbero perse se non catturate. Questa attivita’ – sottolinea ancora – rappresenta una fonte di reddito non sostituibile con altre attivita’ della pesca artigianale, ed evita la concentrazione di molti operatori nelle stesse aree sulle stesse risorse ittiche. L’attivita’ delle pesche speciali regolamentate insieme a quelle tradizionali sugli ambiti locali, coinvolge centinai di imbarcazioni di piccola pesca costiera, con un numero significativo di addetti coinvolti. Il Decreto del Dicastero delle Politiche agricole, in stretta collaborazione con le regioni interessate, in particolare con la Calabria, ha consentito – continua – di recuperare l’attivita’ delle pesche speciali di quelle che mirano a specie adulte di taglia piccola (come rossetto e cicerello), che vedono coinvolti oltre 3.000 pescatori di diverse regioni italiane, dei quali un terzo operanti nella regione Calabria, con un indotto assolutamente rilevante, per evitare che oltre alla perdita economica venga persa anche una secolare tradizione. Non passi inosservato – conclude – il fatto che in Calabria questo tipo di pesca rappresenta una specificita’ per la gastronomia regionale, un vero e proprio caviale dei poveri, particolarmente ricercato e apprezzato con notevoli ricadute economiche per l’intero settore”.