Intimidazioni: solidarieta’ comunita’ parco Aspromonte a Bombino

Parco-AspromonteReggio Calabria – La Comunita’ del Parco dell’Aspromonte “si stringe al fianco del Presidente Giuseppe Bombino, la cui opera di rivoluzione culturale, umana, sociale e amministrativa, probabilmente indispettisce chi, da sempre, agisce contro lo sviluppo del nostro territorio”. Lo scrive il Presidente della stessa comunita, Giuseppe Zampogna, dopo l’intimidazione subita dal presidente dell’ente. “Sotto la presidenza di Bombino, in questi anni, – si legge in una nota – si e’ avviata un’azione improntata sul dinamismo e sulla progettualita’, all’insegna della condivisione delle idee e fondata sul confronto quotidiano tra Parco e Comuni. Scelte chiare e forti, improntate verso orizzonti nuovi, guardando ad una montagna capace di “smacchiare” antiche ferite e prepararsi ad un futuro positivo, promuovendo l’immagine piu’ pura e storica delle comunita’ che la popolano. Abbiamo deciso di accendere le luci sull’inestimabile patrimonio naturalistico e ambientale dei luoghi d’Aspromonte, sulle identita’ territoriali, sulla forza di peculiarita’ enogastronomiche che oggi trovano la giusta e meritata ribalta grazie alle idee innovative che il Parco mette in campo. E’ evidente – prosegue Zampogna – che questo approccio del Presidente Bombino non piace a qualcuno, restio al vero cambiamento. Tutta la comunita’ del Parco, fiducioso nel prezioso lavoro delle Forze dell’Ordine e degli Organi Preposti, sara’ sempre vicino al Presidente del Parco dell’Aspromonte nell’espletamento della sua attivita’, fornendo incondizionato sostegno alla sua opera e alla sua strategia di sviluppo verso le nostre comunita’. Nei prossimi giorni – annuncia – convocheremo una riunione urgente della Comunita’ del Parco per discutere di questo ennesima intimidazione subita da Bombino, per testimoniare non solo la nostra vicinanza all’uomo e alla famiglia, ma anche e soprattutto per avviare azioni sinergiche e concrete che contribuiscano a tenere alta l’attenzione verso un territorio che ha bisogno di segnali forti che certifichino la presenza dello Stato”.

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