‘Ndrangheta: Dna, ha colonizzato alcuni territori stranieri

direzione-antimafiaRoma – Una sorta di “vera e propria colonizzazione di alcuni territori stranieri”. E’ quella messa in atto dalla ‘ndrangheta, con la sua “capacita’ di stabilire vere e proprie strutture estere, che replicano modelli organizzativi tipici delle locali calabresi”. A sottolinearlo e’ la Direzione nazionale antimafia, nella relazione annuale 2015, presentata oggi. “Risulta certamente confermata la forte propensione della criminalita’ organizzata calabrese all’internazionalizzazione – si legge nel documento – una dimensione che, evidentemente, reclama una forte consapevolezza nella direzione del rafforzamento della cooperazione internazionale, spesso troppo timida per fronteggiare un fenomeno di espansione incontrollabile. Peraltro, e questo rappresenta certamente un tratto peculiare della ‘ndrangheta, la propensione internazionale di questa forma di criminalita’ non appare limitata alla sua capacita’ di cogliere le opportunita’ dei mercati stranieri, leciti, in chiave di riciclaggio, e illeciti, nel settore del traffico di stupefacenti”. Nella relazione, la Dna evidenzia la “forte ed attuale operativita’ delle cosche calabresi della ‘ndrangheta in tutti gli ambiti, sia quelli piu’ specificamente criminali, dal traffico internazionale di stupefacenti e delle armi all’attivita’ estorsiva, praticata con modalita’ diverse e sempre piu’ sofisticate, che quelli apparentemente relativi alla cosiddetta economia legale, dagli appalti pubblici alle attivita’ imprenditoriali, nel settori del commercio, dei trasporti, dell’edilizia ed in quello di giochi e scommesse, soprattutto on line”. Altro dato messo in evidenza, e’ quello relativo alla presenza, “sempre piu’ massiccia ed incisiva, sia quantitativamente che qualitativamente, della ‘ndrangheta in praticamente tutte le regioni del centro-nord: accanto alle storiche presenze in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, sono attestate con chiarezza cellule solidamente impiantate in Liguria, Umbria, Veneto, e Marche”.

 

Ndrangheta: Dna, fa da grossista della droga per le altre mafie
“L’attivita’ investigativa delle Direzioni distrettuali ha confermato il ruolo centrale della ‘ndrangheta nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti, grazie al rapporto privilegiato, se non esclusivo, con le organizzazioni criminali del Sud America, che continuano a riconoscere piena affidabilita’ alle cosche calabresi in punto di disponibilita’ economiche e capacita’ di garantire un arrivo tranquillo in Europa – Olanda, Spagna, Germania e, ovviamente, Italia – di ingenti carichi, soprattutto di cocaina, distribuendoli, poi, a vari gruppi delinquenziali per lo smercio sul territorio”. E’ quanto rileva la Direzione nazionale antimafia nella sua relazione annuale, presentata oggi. “Per avere cocaina, le altre organizzazioni criminali italiane (e non solo) si rivolgono alla ‘ndrangheta, che, quindi, ha assunto il ruolo di grande fornitore, sia a livello italiano che europeo, di tale prodotto”. In tale contesto, un “ruolo centrale – osserva la Dna – continua ad essere svolto dallo scalo portuale di Gioia Tauro”.