Omicidio stradale: diventa reato, carcere fino a 12 anni

incidente-106-stataleRoma – Con il disco verde del Senato alla fiducia posta dal Governo, il disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale ottiene il si’ definitivo del Parlamento e, dopo cinque letture, diventa legge nella versione gia’ licenziata da Montecitorio.

Queste le misure principali:

-Omicidio stradale. L’omicidio stradale colposo diventa reato a se’, graduato su tre varianti: resta la pena gia’ prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioe’ la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi infatti uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. Sara’ invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosita’ (eccesso di velocita’, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).

– Lesioni stradali. In via speculare, stretta anche per le lesioni stradali. Ipotesi base invariata ma pene al rialzo se chi guida e’ ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l’incidente e’ causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.

-Conducenti mezzi pesanti. L’ipotesi piu’ grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli
0,8 g/l.

-Fuga conducente. Se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potra’ comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3
anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi e’ la morte o lesioni di piu’ persone oppure se si e’ alla guida senza patente o senza assicurazione. E’ inoltre stabilito il divieto di equivalenza o prevalenza delle attenuanti su alcune specifiche circostanze aggravanti. La pena e’ invece diminuita fino alla meta’ quando l’incidente non e’ conseguenza esclusiva dell’azione del colpevole.

– Revoca patente. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sara’ conseguibile solo dopo 15 (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine e’ pero’ aumentato nelle ipotesi piu’ gravi: se ad esempio il conducente e’ fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Qualora la patente sia di un altro Stato anziche’ la revoca vi sara’ l’inibizione alla guida in Italia per un periodo analogo.

– Raddoppio prescrizione. Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso piu’ grave (bevuta ‘pesante’ e droga). Negli altri casi l’arresto e’ facoltativo, restando pero’ espressamente escluso, limitatamente alle lesioni, se il conducente presta subito soccorso. Il pm, inoltre, potra’ chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.

– Perizie coattive. Il giudice puo’ ordinare anche d’ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo puo’ pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo puo’ essere disposto anche dal pm.
Omicidio stradale: parenti vittime al Senato,finalmente giustizia
Nell’Aula della Camera l’esecutivo prima del via libera (con 346 si’) al ddl che introduce il reato di omicidio stradale era stato battuto su un emendamento di FI. Con la protesta del premier Renzi: “Dai banchi di tre gruppi dell’opposizione – aveva osservato il premier il 21 gennaio a ‘Porta a porta’ – si sono alzati per sbeffeggiare il governo quando in tribuna c’erano i parenti delle vittime”. Il governo proprio per evitare ulteriori incidenti ha posto la fiducia, incassando 149 voti. Un impegno che il presidente del Consiglio si era assunto ricordando Lorenzo Guarnieri, un ragazzo che venne ucciso nel 2010 a Firenze, all’eta’ di 17 anni, da un pirata della strada che guidava sotto effetto di alcol e droghe. “Il tempo dell’impunita’ e’ finito”, la promessa del premier. “Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale e’ legge. #finalmente”, twitta oggi Renzi. Al voto di fiducia a palazzo Madama erano presenti in tribuna diversi parenti di vittime della strada. Tra questi Adriano Paoli, assessore al comune di Signa che nel 2015 ha perso il figlio Emiliano, morto in un incidente. “L’approvazione di questa legge e’ un segnale di giustizia – spiega -. Norme piu’ restrittive possono servire anche da deterrente per chi si distrae in macchina o guida ubriaco”. Il provvedimento e’ stato criticato duramente dalle opposizioni. “Rispetto le opinioni di tutti – sottolinea Paoli -, ma io l’iter di questa legge l’ho vissuto sulla mia pelle. Con le immagini di quel primo aprile quando mio figlio di 38 anni e’ stato investito da due ubriachi. Abbiamo creato un’associazione, si sono iscritti amici ma anche tante persone che non conosciamo. Andiamo in giro con i gazebo per cercare di educare soprattutto i ragazzi. E’ quel poco che possiamo fare per cercare di salvaguardare le giovani generazioni”. Ora il prossimo passo “sara’ quello di reintrodurre l’educazione stradale nelle scuole. Questa legge comunque e’ una risposta, finalmente possiamo credere nella giustizia”.