8 marzo: danneggiato il monumento in memoria di Lea Garofalo

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Crotone – Ignoti vandali hanno danneggiato, la notte scorsa, il monumento eretto a Petilia Policastro, nel Crotonese, in memoria di Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa dalla ‘ndrangheta nel 2009. A scoprire il danneggiamento e’ stato il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi che questa mattina, in occasione della festa delle donne, si e’ recato sul luogo in cui sorge il monumento per deporre dei fiori ed ha scoperto che era sato asportato un faretto e divelte alcune pietre che cingevano la scultura dedicata a Lea Garofalo. Il sindaco Nicolazzi ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Indignazione, appresa la notizia, e’ stata espressa dall’on. Ernesto Magorno, segretario calabrese del Pd. “Nella giornata internazionale della donna, in cui si ricordano tutte le conquiste delle donne in campo economico, politico e sociale ma anche le discriminazioni e le violenze cui le donne sono state sottoposte in passato e, in alcune parti del mondo, ancora sono sottoposte – afferma Magorno – vien colpito indirettamente il simbolo della ribellione alla prepotenza mafiosa incarnato da una coraggiosa donna calabrese: Lea Garofalo. Indignazione e dolore per quanto e’ accaduto proprio oggi – dice ancora Magorno – che tutto il mondo celebra le donne sono riuscite ad ottenere tutti i diritti che vengono dati per scontati per quello che ancora si insiste a individuare come il sesso debole: diritto di voto, uguaglianza sul lavoro, parita’ tra i sessi, tutte cose ottenute grazie alle lotte di grandi donne del passato. Lea Garofalo e’ una di quelle donne che ha combattuto una battaglia di civilta’ contro la ‘ndrangheta, per garantire a sua figlia un destino diverso dal proprio, per cambiare la terra che tanto amava, pagando con la vita. Un esempio e un simbolo che deve essere rispettato e valorizzato e non deturpato”.

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