Olivicoltura: Nicolo’ (Fi), Regione non ha difeso la Calabria

alessandro-nicolo-21-07
Reggio Calabria – “Non abbiamo visto il governatore Oliverio puntare i piedi e per la verita’ non l’abbiamo sentito neppure levare timidamente la voce in difesa degli olivicoltori calabresi che finiranno sul lastrico grazie all’autorizzazione concessa alla Tunisia che potra’ esportare in Europa altre 70mila tonnellate di olio di oliva ‘a dazio zero’ in piu’ in due anni”. E’ quanto dichiara Alessandro Nicolo’, presidente del gruppo di FI in Consiglio regionale, che aggiunge: “La Calabria, seconda regione produttrice d’olio d’oliva in Europa, avrebbe meritato un governo regionale adeguato alla difesa degli interessi degli agricoltori, dei frantoiani e di tutti gli addetti di un settore che subira’ un colpo durissimo con l’arrivo agevolato di 70mila tonnellate di olio dal Nord-Africa che per di piu’ si vanno ad aggiungere alle quote annue di 56.700 tonnellate d’olio d’oliva vergine ‘duty-free’ gia’ concordate tra Bruxelles e Tunisi. Capisco – continua Nicolo’ – che Oliverio preferisce non disturbare i manovratori, in questo caso il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina e la signora Federica Mogherini, l’ex ministro mandata da Renzi a fare la commissaria Ue con delega agli Esteri, entrambi impegnatissimi ad aiutare il governo tunisino a spese dell’olivicoltura calabrese e meridionale. Capisco anche – aggiunge – che un aiuto concreto l’Europa doveva pur darlo all’economia della Tunisia in grave difficolta’ dopo la strage del Museo Bardo e le pressioni del terrorismo jihadista. Quello che proprio non riesco a capire e’ perche’, ancora una volta e’ il comparto agricolo calabrese a farne le spese, perche’ proprio la nostra olivicoltura diventa merce di scambio senza alcuna considerazione del pesante impatto negativo sul piano economico, occupazionale ed ambientale sui nostri territori”.
Nicolo’ si dice “certo che Oliverio sappia bene che le ripercussioni in Calabria saranno drammatiche. Come d’altra parte hanno annunciato gli allarmi accorati della Coldiretti, della Confagricoltura e di tutte le altre organizzazioni del settore, saremo invasi dall’olio d’oliva tunisino che costa meno di due euro, avra’ il record delle offerte speciali nella grande distribuzione e mortifichera’ i nostri produttori che investono in qualita’, tecnologia, innovazione e tutela dei consumatori. Non solo l’olivicoltura e il settore agricolo ma sara’ l’intera economia regionale a subire un danno gravissimo. Non conta piu’ nulla, forse, Oliverio? Non credo proprio. Penso, invece, che sia piu’ impegnato su altri versanti nel confronto col governo ‘amico’ di Matteo Renzi. E ritengo – conclude Nicolo’ – che i calabresi e gli olivicoltori che rappresentano la quota piu’ significativa del made in Calabria e la voce piu’ rilevante dell’export regionale avrebbero meritato governanti migliori, magari capaci di orientare una battaglia per determinare altre soluzioni di aiuto alla Tunisia, non quella che penalizza soprattutto gli agricoltori calabresi e meridionali e rischia di incrementare il fenomeno delle frodi”.