Inaugurato anno tributario in Calabria,”in calo giudizi pendenti”

spagnuolo-anno-tributarioCatanzaro – La giustizia tributaria calabrese vive in una condizione di assoluta difficolta’ a causa della carenza sensibile di personale. A segnalare la situazione e’ stato il presidente della Commissione tributaria regionale della Calabria, Mario Spagnuolo, nella sua relazione nel corso della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno tributario che si e’ svolta a Catanzaro. Spagnuolo ha evidenziato che “si sono completamente esauriti, anche a seguito di numerose cessazioni dal servizio, gli effetti positivi della riforma del 2011 che aveva immesso in ruolo un cospicuo numero di magistrati”. Dunque, la condizione della Commissione, cosi’ come e’ stata descritta dal magistrato, “si caratterizza per l’assenza di tre presidenti di sezione su otto, sei vicepresidenti su otto, undici giudici su trentadue”, con un trend che si conferma anche per le commissioni provinciali. Nella sua analisi, Spagnuolo sostiene che nella riforma del sistema, “il legislatore si e’ limitato, pur affrontando profili significativi del processo tributario, ad un restyling senza risolvere le questioni di fondo che da sempre animano il dibattito culturale ed istituzionale, che riguardano il ruolo, la funzione, l’indipendenza e l’autonomia del giudice tributario”, anche se sono state dettate “nuove regole che snelliscono il contenzioso tributario, deflazionando i ruoli, razionalizzando il procedimento, aumentando le tutele nel procedimento per il contribuente”. Rispetto all’attivita’ della Commissione tributaria regionale, al 30 giugno 2014 erano pendenti quasi ottantamila giudizi con un saldo attivo di circa 8.500 giudizi smaltiti nel corso dell’anno. Una condizione ulteriormente migliorata nel corso dell’anno successivo visto che al 30 giugno 2015 i giudizi pendenti sono scesi a 77.557, con una percentuale del 15% e nonostante l’aumento delle sopravvenienze di circa il 35%.