Operatore sociale arrestato per violenza sessuale

rp_arresto-carabinieri-cz-22-300x1691-300x169.jpgReggio Calabria – Un operatore sociale di 49 anni, è stato arresto questa mattina dai Carabinieri a Melito Porto Salvo su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria perché gravemente indiziato di tentata violenza sessuale, tentata concussione e violenza privata nei confronti di alcune giovani che sono ospitate nel centro S.P.R.A.R., L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari. Le indagini, condotte dalla Stazione Carabinieri di Condofuri (RC) hanno preso l’avvio con la denuncia delle giovani vittime e riguarderebbero fatti verificatisi già a partire dagli scorsi mesi di febbraio e marzo.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica Aggiunto nel corso di una conferenza stampa che si è  tenuta questa mattina presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.

L’uomo avrebbe fatto credere a due giovani ospiti della cooperativa inserita nel progetto Sprar di avere il potere di accelerare o rallentare le pratiche per la richiesta di asilo in cambio di favori sessuali. I particolari dell’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo e coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijianni, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale dell’Arma. Le due giovani, entrambe ventenni, avevano paura di non essere credute dalle autorita’ italiane, ed e’ per questo – ha rivelato lo stesso procuratore aggiunto – che le due hanno consegnato ai carabinieri le “prove” che avevano raccolto da sole: ossia la registrazione delle conversazioni che inchioderebbero l’operatore arrestato.

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