‘Ndrangheta: intercettazioni in quartier generale boss

costa-pulita2Catanzaro – Nel suo quartier generale, un bar di Nicotera Marina (VV), Mancuso, 55 anni, detto “Luni Scarpuni”, sottoposto in quel periodo al regime della sorveglianza speciale pianificava una ampia gamma di attivita’ delittuose, “esercitando – scrivono gli inquirenti – una pervasiva e soffocante azione di condizionamento dell’economia della zona costiera, comprendente rinomati luoghi d’interesse turistico” e riceveva “una vasta schiera di criminali a capo di altre, costa-pulita3subordinate, articolazioni della consorteria mafiosa”, ma anche “imprenditori che gli si rivolgevano per il classico pagamento del “pizzo” o, per converso, per concordare modi e tempi della conduzione di importanti affari che la sua potente famiglia mafiosa finiva cosi’ per controllare”. Monitorando, attraverso intercettazioni ambientali, il locale, sarebbe stato, cosi’ possibile accertare, tra l’altro, la presenza della ‘ndrangheta dietro al business delle minicrociere. Parallelamente sarebbe stata fatta piena luce su alcuni danneggiamenti compiuti in danno di costa-pulita4esercenti e privati cittadini per assumere il controllo, in regime di monopolio, del trasporto marittimo “Tropea-Isole Eolie” e di villaggi turistici della costa, oltre che per convogliare lavori pubblici e privati verso ditte collegate al sodalizio. A margine di cio’ sarebbe emersa, da un lato, l’intenzione di Mancuso di eliminare fisicamente uomini e gruppi antagonisti, percepiti come ostacoli all’affermazione del predominio criminale della cosca, dall’altro, “il delinearsi di una strategia di rafforzamento della famiglia Mancuso e di riavvicinamento dei vari appartenenti, che risultano essere referenti di altrettanti gruppi familiari, dediti a diverse attivita’ delittuose, nelle proprie zone d’influenza, sotto l’egida della famiglia Mancuso”.