Sud: Oliverio, dev’essere nuova frontiera Mediterraneo”

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Catanzaro – “Ora bisogna “cambiare verso”. E’ inutile parlare di ripresa se non si passa da una politica di mera quadratura dei bilanci ad una politica espansiva che punti soprattutto agli investimenti e che recuperi la “frontiera” del Mediterraneo come contesto privilegiato su cui puntare per uscire dalla crisi”. Lo ha detto oggi l Presidente della Regione, Mario Oliverio partecipando a un convegno svoltosi a Roccella Jonica . “A tal proposito – ha aggiunto – ritengo, paradossalmente, che i grandi flussi, gli spostamenti epocali di uomini, donne e bambini che si stanno registrando in questi ultimi anni nel Mediterraneo e che saranno sempre piu’ consistenti in futuro, rappresenteranno il chiavistello che rompera’ l’attuale cristallizzazione economica e determinera’ la centralita’ del Mezzogiorno nello scenario europeo. Su questo terreno, quindi, occorrera’ essere sempre piu’ determinati cercando di costruire nuove alleanze. Bisogna riconoscere – ha rimarcato Oliverio – che il premier Matteo Renzi si sta muovendo nella direzione giusta. Occorre insistere mettendo in campo una “visione”, un percorso per la crescita complessiva del Paese all’interno della quale il Mezzogiorno puo’ e deve giocare un ruolo fondamentale per riaccendere i motori della crescita e dello sviluppo del nostro Paese. In questa prospettiva occorre rendere sempre piu’ competitivi i nostri porti, investendo sulle grandi reti e mettendo in campo nuovi strumenti che rendano effettivamente il Mezzogiorno la porta di collegamento tra i grandi flussi e l’area continentale dell’Europa. La creazione di una ZES a Gioia Tauro, per esempio, rappresenta una grande opportunita’. Non a caso – ha proseguito – nel Patto per la Calabria che sottoscriveremo a breve con il governo abbiamo posto questa come una delle grandi questioni a cui e’ impossibile rinunciare. Cio’, naturalmente, significa rafforzare la mobilita’ interna ed esterna per favorire collegamenti rapidi della nostra regione con il resto del Paese e del mondo”.
Un altro punto irrinunciabile, secondo OLiverio, “e’ la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico e culturale che puo’ diventare un forte polo di attrazione di nuovi flussi turistici. In questo senso abbiamo proposto una utilizzazione delle risorse del PON Cultura in capo al Ministero dei Beni culturali concentrata nella valorizzazione del percorso della Magna Grecia. Abbiamo proposto, inoltre, investimenti nella modernizzazione delle grandi reti infrastrutturali”.                            “A tal proposito – ha proseguito – abbiamo chiesto che una quota minima di queste risorse sia destinata ad uno studio di fattibilita’ per l’Alta Velocita’ Salerno-Reggio Calabria, per sgombrare definitivamente il campo da argomenti speciosi che puntualmente vengono sollevati per eludere questo problema. Riteniamo, infine, necessario affrontare la grande questione che riguarda il grave dissesto idrogeologico del nostro territorio. Il Mezzogiorno – ha proseguito il Presidente della Regione – ha alle spalle una storia di grandi fallimenti, ma il piu’ grande errore commesso dalle classi dirigenti meridionali e’ quello di avere offerto una giustificazione alla “grande rapina” attuata ai danni del Sud. Negli ultimi vent’anni, infatti, non solo c’e’ stato un grande disequilibrio tra nord e sud nella utilizzazione delle risorse ordinarie, ma molte di esse, destinate a questa parte del Paese, sono state drenate e riprogrammate in altre direzioni. Il passo da fare ora, quindi, e’ quello della piena utilizzazione delle risorse, favorendo i processi di semplificazione e sburocratizzazione per accelerare la piena utilizzazione delle stesse ed aiutare il processo di crescita del sistema delle imprese. Con questa impostazione abbiamo programmato le risorse 2014/2020, concentrandole su settori fondamentali per la ripresa economica ed occupazionale della nostra regione. Sono gia’ partite le prime misure che riguardano il settore agroalimentare. Abbiamo investito molto sulla digitalizzazione perche’ riteniamo di fondamentale importanza il processo di dematerializzazione delle procedure non solo per accelerare i processi, ma soprattutto per rendere piu’ trasparente l’uso delle risorse. Crediamo molto nell’ innovazione e nella ricerca. Siamo convinti – ha concluso il Presidente della giunta regionale – che le regioni meridionali mai come in questo momento debbano trovare un denominatore comune, almeno sulle grandi strategie di sviluppo. Cio’, naturalmente, richiede un salto di qualita’ che ci faccia superare definitivamente i particolarismi e la frammentazione su cui si e’ molto giocato in passato. La grande sfida che abbiamo davanti e’ costruire un progetto comune, unitario e credibile”.