Agricoltura: il rilancio in tre punti, presentato il Psr
Catanzaro – Sono tre i punti caratterizzanti della “scommessa” che la Regione Calabria intende portare avanti per l’agricoltura: il potenziamento delle filiere produttive, il rinnovamento generazionale e la sburocratizzazione con lo snellimento delle procedure. Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel corso della presentazione del Piano di sviluppo rurale svolta oggi a Catanzaro, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, del consigliere regionale delegato Mauro D’Acri e dei rappresentanti delle associazioni di categoria. Oliverio ha aggiunto: “Abbiamo potenzialita’ di enorme portata, vista l’incidenza in termini economici ed occupazionali e che devono essere in grado di esprimersi pienamente. Per farlo siamo dovuti partire dalla correzione e revisione della politica comunitaria avuta fino ad oggi, puntando anche a salvaguardare le specificita’ agricole”.
Secondo il presidente della Regione, “e’ stato portato avanti un lavoro per recuperare il ritardo enorme della nostra regione, programmando il quadro complessivo delle risorse comunitarie con obiettivi chiari. L’agricoltura calabrese – ha proseguito Oliverio – grazie alla tenacia degli imprenditori grandi e piccoli, ha saputo conquistare grandi risultati dal settore vitivinicolo a quello dell’ortofrutta”.
Oliverio ha poi ringraziato il ministro Martina “per avere ricollocato la nostra agricoltura nella dimensione che merita”.
Catanzaro – Sono tre i punti caratterizzanti della “scommessa” che la Regione Calabria intende portare avanti per l’agricoltura: il potenziamento delle filiere produttive, il rinnovamento generazionale e la sburocratizzazione con lo snellimento delle procedure. Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel corso della presentazione del Piano di sviluppo rurale svolta oggi a Catanzaro, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, del consigliere regionale 
delegato Mauro D’Acri e dei rappresentanti delle associazioni di categoria. Oliverio ha aggiunto: “Abbiamo potenzialita’ di enorme portata, vista l’incidenza in termini economici ed occupazionali e che devono essere in grado di esprimersi pienamente. Per farlo siamo dovuti partire dalla correzione e revisione della politica comunitaria avuta fino ad oggi, puntando anche a salvaguardare le specificita’ agricole”.
