Arsac: Iorno (Cgil), dirigenti in carica dopo scadenza incarichi

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Catanzaro – Due funzionari, i cui incarichi sono scaduti a inizio maggio, continuano a esercitare responsabilita’ dirigenziale all’Azienda Regionale per lo sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (Arc) “in deroga alla normativa”. Lo denuncia, attraverso un comunicato, Alfredo Iorno, segretario della Fp -Cgil Calabria. “Dopo incarichi della durata di 3 anni quei funzionari – spiega – erano stati prorogati per ulteriori due annualita’ (art. 19 D. Lgs. 165/01). A proroghe scadute – aggiunge – , comunque, pare che sia assolutamente normale per il Direttore Generale non avviare le procedure concorsuali ovvero le selezioni sulla base di comparazione dei curricula, per assicurare gestione ordinaria dell’Azienda . Non si ha alcuna notizia in ordine a questi importati adempimenti. Di piu’, accanto al rischio concreto della nullita’ degli atti che, comunque, sono stati firmati nel frattempo pare proprio – denuncia – che gli stessi dirigenti abbiano percepito la mensilita’ di maggio come dirigenti e non come funzionari quali sono. Noi denunciamo un possibile danno erariale. D’altronde – scrive Iorno – e’ impossibile rintracciare sul sito istituzionale Arsac gli emolumenti percepiti dal quadro dirigenziale , cosi’ come abbiamo per tempo denunciato alla Regione Calabria e all’Autorita’ Nazionale Anticorruzione (ANA). Riteniamo non piu’ procrastinabile giungere alla chiarezza ed al ritorno del rispetto delle regole, convinti come siamo che la trasparenza nella pubblica amministrazione rappresenta un fattore imprescindibile per sovvertire facili luoghi comuni imperanti nell’immaginario collettivo e lesivi delle buone pratiche quotidiane della stragrande maggioranza di lavoratori e lavoratrici che operano all’interno della stessa”.L’assemblea della FP-CGIL Arsac, intanto, si e’ riunita per attivare le procedure per il rinnovo del comitato degli iscritti per come previsto dal documento di auto-riforma della categoria. “L’assemblea – spiega la nota – tenuta in presenza della segreteria constata, nonostante la firma dell’ultimo contratto decentrato integrativo, lo stallo preoccupante delle relazioni col quadro dirigente aziendale e con il dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, quest’ultimo sordo finora alle richiesta di confronto sulle strategie di intervento alla luce della legge regionale n. 66/12 d’istituzione dell’Arsac”.