Olio: Molinaro, Calabria si conferma seconda regione produzione

pietro-molinaro-450Catanzaro – “La giornata di Firenze ha visto protagonisti due produzioni principe della nostra regione, olio e grano. Le previsioni Ismea/Unaprol diramate confermano la Calabria olivicola nel 2016/17 al secondo posto con una riduzione della produzione inferiore alla media nazionale, e questo e’ di buon auspicio per il neonato olio IGP Calabria”. Lo afferma, in una nota, il presidente regionale di Coldiretti, Pietro Molinaro. “Una Calabria che davvero – continua Molinaro – ha le carte in regola nella competitivita’”. Molinaro spiega che “alla giornata nazionale dell’olio extravergine, organizzata dalla Coldiretti, che si e’ tenuta a Firenze il Presidente del Consiglio Matteo Renzi insieme al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha annunciato il Decreto che stabilisce che il grano italiano dovra’ essere tracciato e l’origine indicata in etichetta. Si punta ad incrementare qualita’ e quantita’ – spiega – con l’origine italiana del grano che e’ un valore aggiunto produttivo e commerciale garantito dalla tracciabilita’ e dall’etichettatura. Renzi ha altresi’ annunciato alla platea Coldiretti, che con il taglio dell’IRPEF agricola per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali che sara’ prevista nel DEF e nella successiva legge di Bilancio si vuole contribuire a restituire il giusto valore alla terra e a chi la lavora. E’ una tappa storica per il mondo dei produttori di grano – dichiara il presidente di Coldiretti Calabria – un passaggio necessario per garantire sempre di piu’ e sempre meglio i nostri produttori in questo momento molto difficile. Raccogliamo i frutti di una intensa e continua mobilitazione che abbiamo portato avanti in questi mesi, non bisogna quindi, smettere di seminare grano, -continua – ma piuttosto fare in modo di incrementare appunto la qualita’ e la quantita’ del prodotto made in italy, distribuendo equamente il valore aggiunto tra gli attori della filiera, e garantire i consumatori sulla salubrita’ e l’origine della pasta e dei prodotti da forno. Da considerare che il rilancio della cerealicoltura non determinera’ l’abbandono di terreni, si stimano ben 25mila ettari nella nostra regione, con i rischi di desertificazione e la chiusura, di centinaia di aziende e perdita di posti di lavoro. Insomma, – conclude – la giornata di Firenze, che ha visto anche la presenza dell’on. Nicodemo Oliverio strenuo sostenitore e impegnato nei processi legislativi virtuosi legati all’etichettatura per combattere concorrenza sleale, speculazioni, truffe ed inganni, mettono a rischio il futuro dei simboli della dieta mediterranea Made in Italy”.