Catanzaro – “La storia dell’ammodernamento dell’A/3 non potra’ fermarsi il 22 dicembre, giornata in cui potra’ solo essere consegnato un tratto della stessa, quello di Mormanno e quindi la fine delle lavorazioni di un cantiere e non certamente il completamento, nella sua interezza,dell’importante infrastruttura viaria”. Lo afferma la Cgil Calabria, in una nota siglata dal segretario generale, Angelo Sposato, e dal segretario regionale Fillea, Luigi Veraldi. “Quella giornata – aggiungono – potra’ essere solo ed esclusivamente la festa del lavoro di tante maestranze calabresi che con abnegazione, professionalita’ e nella legalita’ hanno reso possibile la puntuale consegna di quel tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Invece rimane per intero la questione del completamento dell’autostrada con la necessita’ di concretizzare l’ammodernamento come previsto dalla programmazione sulla quale piu’ volte si e’ espressa una chiara volonta’ politica, con conseguenti impegni di spesa, di vota in volta disattesi, come nel caso delle previsioni della Legge di stabilita’ 2014 e del decreto Sblocca Italia che ponevano attenzione e finanziamenti sulla parte piu’ meritevole di interventi che riguardava i due macro-lotti tra Cosenza e Altilia Grimaldi, tratto che ad oggi viene considerato tra quelli piu’ pericolosi per la circolazione.
Tutto cio’ – secondo la Cgil – viene testimoniato anche dalla delibera Cipe dell’1 dicembre che con l’approvazione del piano operativo FSC 2014/2020 riconosce la grave problematica, intervenendo solo in parte sul detto tratto, con una progettazione ridimensionata ed alternativa e comunque senza tenere conto del rimanente bisogno di ammodernamento infrastrutturale dell’A/3. Infatti allo stato rimangono fuori dalla progammazione, dal finanziamento e dalla esecuzione dei relativi lavori i tratti di: Castrovillari-Sibari e Pizzo-S.Onofrio. Quindi intendiamo immaginare che il 22 Dicembre, sara’ inaugurato solo un tratto dell’A/3 e non potra’ essere celebrata la fine delle opere di ammodernamento dell’A/3 e anzi quella giornata dovra’ rappresentare l’inizio di un percorso di confronto, sicuramente con il governo regionale e ci auguriamo anche con il governo nazionale, per impegnarli nell’unica proposta possibile, quella di rivendicare il completo ammodernamento dell’A/3, quale importante infrastruttura viaria, utile e necessaria alle prospettive di sviluppo della nostra regione, tenendo in debita considerazione che oltre all’importante funzione sociale, l’esecuzione delle relative opere garantirebbe risposte lavorative, all’imponente esercito industriale di riserva calabrese, costituito dai tanti disoccupati del settore edile – concludono i due sindacalisti e consentirebbe una delle risposte per l’attuazione di un concreto piano delle politiche attive nella nostra regione”.