Furti nelle scuole: arresti e perquisizioni a Cosenza

polizia-squadra-mobile-600Cosenza – La squadra mobile della Questura di Cosenza e i carabinieri hanno eseguito un’operazione, denominata “Predator”, coordinata dalla procura della Repubblica di Cosenza, nei confronti di una banda dedita ai furti nelle scuole, negli esercizi commerciali e altri uffici pubblici e privati. Sono state eseguite numerose misure cautelari e perquisizioni nel centro storico della citta’.

Non e’ stato contestato il reato associativo, ai 7 arrestati di oggi, finiti in manette, a Cosenza, per concorso in furto aggravato. Il gruppo sarebbe comunque autore di decine di furti effettuati a Cosenza e anche in alcuni centri della provincia. Colpite soprattutto scuole ed uffici pubblici, come l’ufficio Anagrafe del Comune di Cosenza, gli uffici dell’Azienda ospedaliera provinciale, un centro di riabilitazione, diverse scuole, un centro sportivo di Rende, il teatro comunale Morelli di Cosenza, la sede della Cgil e anche un ristorante di Camigliatello Silano. Gli agenti, questa mattina, nel corso di alcune perquisizioni, hanno trovato anche due pistole caricate a salve, un coltello e una cesoia.
Gli arrestati, nel corso dell’operazione “Predator”, sono Mirko Capizzano, 22 anni, Francesco Pace, 34 anni, Francesco Spina, 26 anni, Luca Cristiano, 36 anni, Mario Sacco, 54 anni, Diego Spina 20 anni, e Marco Mauro, 32 anni, quest’ultimo posto ai domiciliari. Sono tutti di Cosenza.

“Tutti gli episodi contestati sono assolutamente provati”, ha detto il procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, in riferimento all’operazione “Predator”, eseguita oggi dalla polizia e dai carabinieri a Cosenza. “Sono furti, ma non sono piccoli, perche’ colpiscono scuole ed uffici – dice Spagnuolo – e il valore di quanto rubato va visto ai fini della loro utilita’ sociale, e a volte, quindi, sono furti estremamente gravi”.
Il procuratore di Cosenza, a margine della conferenza stampa, ha parlato anche della non convalida del fermo per i fratelli De Grandis, Francesco e Sinibaldo Vincenzo, di 25 e 29 anni, bloccati due giorni fa dai carabinieri come presunti autori di una rapina ad una gioielleria, nella quale e’ rimasta ferita anche la proprietaria. Il pm non ha considerato sufficienti gli indizi e ha escluso il pericolo di fuga dei due. “E’ la logica delle valutazioni che si fanno a livello processuale – ha detto il procuratore – ma le indagini proseguiranno e gli indizi trovati saranno oggetto di attenta valutazione”.

 

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