Matematica premiata in Usa: Sculco, presto Crotone la incontrera’

sculco-flora600x450Reggio Calabria – “Siamo orgogliosi di essere parte di una terra che se oggi puo’ apparire marginale, benche’ il New York Times l’abbia indicata come la migliore meta turistica del 2017, ha una storia plurimillenaria che ha contribuito alla formazione del sapere universale. Ogni tanto ce lo ricordano i riconoscimenti internazionali come quello ottenuto dalla matematica Rosanna Iembo, il cui lavoro di ricerca e’ stato premiato negli Stati Uniti e considerato tra le dieci migliori opere del mondo grazie alla sua filosofia rigorosamente pitagorica fondata sull’idea dell’interdisciplinarieta’”. E’ quanto sostiene la consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in Rete, che aggiunge: “Presto la citta’ di Crotone, culla della Magna Grecia, dove Pitagora realizzo’ la sua scuola di pensiero, incontrera’ la scienziata. Non solo per congratularsi per il suo impegno, ma anche per tornare a discutere di un gigante del pensiero la cui attualita’ non e’ mai venuta meno. A Pitagora, come ho gia’ avuto modo di dire in altre occasioni, andrebbe intitolata – spiega – la cittadella regionale. Sarebbe il modo migliore, per ottenere riconoscibilita’ immediata e per richiamare all’attenzione dell’immaginario collettivo la grandezza non solo paesaggistica e naturalistica della Calabria, ma anche quella storica e culturale. Secondo Piergiorgio Odifreddi, Pitagora – sottolinea Sculco – fece la scoperta costitutiva di quella che oggi noi chiamiamo scienza. Trasmettere alle nuove generazioni l’orgoglio di appartenere ad un’area in cui vissero personalita’ del calibro di Pitagora, puo’ servire a spronare i giovani a non rassegnarsi alla brutta congiuntura economica che stiamo attraversando, e a reagire, interpretando proficuamente i dovere della cittadinanza attiva, per cambiare la tendenza al declino in corso. Alle donne impegnate per l’affermazione dei loro diritti, tuttora in parte negati sia nel mondo del lavoro che ‘nell’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza’, vorrei ricordare, tanto per dare un saggio della modernita’ della scuola pitagorica, che oltre a Theano, che da allieva divenne compagna di Pitagora, vi furono in quella scuola, secondo il filosofo Giamblico (“Vita di Pitagora”), ben diciassette illustri pitagoriche”.

“Si tenga conto – aggiunge – che tutto accadde intorno al 530 a.C. Dalla storia si ha dunque molto da imparare. Ed e’ certo che se non preserviamo la memoria di cio’ che siamo stati difficilmente sapremo capire il presente e costruire il futuro. La cultura del cibo, il rispetto della persona umana, la matematica al centro di ogni attivita’ ed anche la prima forma di globalizzazione culturale: ecco alcuni dei lasciti di una grande scuola del pensiero umano. Condivido – conclude la consigliera regionale – con la studiosa pitagorica, l’urgenza che occorra realizzare una rivoluzione culturale che parta dal basso fino ai livelli piu’ alti delle nostre comunita’. Serve uno scatto d’orgoglio. Impegno e responsabilita’. E siamo noi quelli a cui tocca rendere possibile il cambiamento”.