Piano Lupo: M5S “molte lacune e ombre, Governo chiarisca”

lupi1-600x450Roma – “Il governo chiarisca le numerose lacune e ombre del Piano Lupo del Ministero dell’Ambiente che, nonostante tali carenze, prevede la possibilita’ di uccidere il lupo e sara’ votato giovedi’ prossimo, 23 febbraio, in Conferenza Stato Regioni”. E’ questo, in sintesi, il contenuto dell’interpellanza urgente del M5S al ministro dell’Ambiente, Galletti, che si svolgera’ domani in Aula alla Camera. “Tra le carenze piu’ eclatanti del Piano Lupo, c’e’ quella di un censimento dei lupi in Italia, come viene riportato a pagina 13 dello stesso Piano dove si legge che ‘In mancanza di una stima formale basata su un programma nazionale di censimento del lupo (come gia’ previsto dal Piano d’Azione 2002), la popolazione appenninica e’ stata stimata attraverso un metodo deduttivo’ – denunciano i deputati 5 stelle Paolo Bernini e Mirko Busto, proponenti dell’interpellanza – in assenza di dati scientifici, sulla base di quali criteri verra’ stabilita la quota del 5 per cento dei cosiddetti ‘abbattimenti selettivi’ citata nel Piano? Secondo Galletti sono sufficienti le risorse economiche che dovrebbero garantire le misure per i piani di monitoraggio, di deterrenza e per il riconoscimento degli indennizzi agli allevatori? In poche parole, per tutte quelle azioni concrete, stabilite dalla Direttiva Ue Habitat che servono a consentire la convivenze tra l’uomo e il lupo? Come vengono valutati gli episodi di predazione sulle greggi? Sono verificati da esperti medici veterinari forensi?”. “Questo Piano Lupo – concludono i 5 Stelle – e’ un fallimento annunciato. Non solo per gli abbattimenti e le numerose carenze ma anche per il vizio di ambiguita’ con cui nasce: e’ stato infatti redatto in collaborazione con una onlus, tale ‘Unione Zoologica Italiana’, e non con l’Ispra, come stabilito da un decreto del Presidente della Repubblica (articolo 7 del DPR n. 357 del 1997 art. 7 c. 2). Anche di questo domani in Aula chiederemo conto al ministro, Galletti, interrogandolo su modalita’ di assegnazione ed eventuali oneri a carico dello Stato. Una gamma di motivi in piu’ per i presidenti delle Regioni per bocciare il Piano Lupo alla Conferenza Stato Regioni del prossimo 23 febbraio”.