Mafie: in migliaia a Locri per ricordare le vittime

marcia-locri210317Locri(Reggio Calabria) – Migliaia di persone hanno confluendo a Locri, nel Reggino, per la Giornata in memoria e dell’impegno per le vittime di mafia promossa da Libera e da Avviso pubblico. Una giornata che coinvolge centinaia di scuole, enti ed associazioni. Il corteo, la cui partenza e’ slittata di circa mezz’ora proprio per il grande afflusso di persone, partira’ dalla zona nord del lungomare della cittadina per raggiungere la piazza centrale. Dopo l’iniziativa di domenica scorsa con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e le scritte ingiuriose comparse ieri su alcuni muri di Locri, quella di oggi e’ la giornata della memoria che apre le porte all’impegno. In testa al corteo ci saranno don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, in prima linea nei progetti per la legalita’; il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Dopo l’arrivo nella piazza del paese e’ dato il via alla lettura dei nomi delle 950 vittime innocenti della mafia, con il presidente di Avviso pubblico, Roberto Monta’, don Luigi Ciotti e un familiare delle vittime di mafia.
Mafie: corteo a Locri, “oltre 20mila persone”
“Oltre 20 mila persone”. E’ questo l’annuncio dal palco all’arrivo marcia-locri210317-1del presidente del Senato, Pietro Grasso. Grasso e’ arrivato con il corteo nella piazza centrale di Locri, in cui si svolge la giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie a Locri.
Mafie: Don Ciotti, oggi siamo tutti sbirri
“Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li puo’ etichettare e insultare”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, prima dell’inizio della cerimonia in piazza a Locri.
Mafie: don Ciotti, siamo qui perche’ amiamo la vita
“Siamo qui perche’ amiamo la vita. Vi prego non basta piu’ ricordare, bisogna far vivere del nostro impegno” tutte le vittime delle mafie. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, nel corso della giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie a Locri. “Ci esortano ad essere noi piu’ vivi, ci hanno lasciato una eredita’, una speranza di una societa’ piu’ giusta e piu’ umana. E’ necessaria – ha concluso don Ciotti – una vera cittadinanza, significa corresponsabilita’”.

Mafie: don Ciotti, siamo qui perche’ amiamo la vita
“Siamo qui perche’ amiamo la vita. Vi prego non basta piu’ ricordare, bisogna far vivere del nostro impegno” tutte le vittime marcia-locri210317-2delle mafie. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, nel corso della giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie a Locri. “Ci esortano ad essere noi piu’ vivi, ci hanno lasciato una eredita’, una speranza di una societa’ piu’ giusta e piu’ umana. E’ necessaria – ha concluso don Ciotti – una vera cittadinanza, significa corresponsabilita’”.
Mafie: don Ciotti, lavoro e scuola sono antidoto
“Lavoro, scuola, servizi sociali, restano il primo antidoto alla peste mafiosa”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, nel corso della giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie a Locri. “Bisogna restituire l’economia alla vita, ricominciare dalla cura dell’ambiente- ha aggiunto – le mafie non uccidono solo con la violenza ma vittime sono anche i morti vivi, penso ad esempio alle tante vittime dell’usura. Ma ci sono anche i morti vivi per mancanza di coraggio, che si rassegnano all’agonia”.
Mafie: don Ciotti, diritti deboli e’ anche colpa nostra
“Se oggi i diritti sono cosi’ deboli non e’ solo colpa di chi li attacca, ma anche di chi li difende cosi’ timidamente”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, nel corso della giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie a Locri.
Mafie: don Ciotti, “cittadini, su politica usate la testa”
“Non dimenticate che la politica e’ un servizio. C’e’ chi non lo capisce, ma non si puo’ sempre aspettare che siano i magistrati a dirlo, voi cittadini usate la testa”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti nel corso della Giornata della memoria e dell’impegno in corso a Locri.
Mafie: don Ciotti, avanti con confische e misure anticorruzione
“Se oggi il male e’ cosi’ diffuso e’ perche’ l’ingiustizia si e’ alleata con le nostre omissioni”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti a Locri, nel corso della celebrazione della Giornata delle vittime innocenti marcia-locri210317-3delle mafie. “Alcune misure urgenti sono state umiliate – ha aggiunto – insieme alle mafie il male principale nel nostro Paese resta anche la peste della corruzione. E’ urgente – sottolinea don Ciotti – approvare la riforma ferma da un anno e mezzo sulla confisca dei beni e rafforzare l’agenzia. Questi beni dobbiamo portarglieli via tutti, ma proprio tutti e quando possibile restituirli alle comunita’. Nessun arretramento sulle misure in materia di appalti, nessun compromesso al ribasso – ha concluso – sulle intercettazioni per tutelare la verita’”.
Mafie: Libera, siamo sbirri orgogliosi
“Siamo orgogliosi di essere qui, sbirri orgogliosi, se noi siamo sbirri, voi forze del male andare a formare quello che Peppino Impastato definiva la grande montagna di merda”. Lo ha affermato il responsabile per la memoria di Libera, Matteo Luzza, da palco di Locri.
Nel pomeriggio spazio ai seminari e agli approfondimenti con temi delicati ed importanti quali: “Liberta’ di stampa tra minacce e querele temerarie.
Il contributo dei giornalisti italiani nella lotta alle mafie”; “Fare scuola in contesti difficili”; “Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Analisi e proposte a 21 anni dall’approvazione della legge n.109/96”; “Gli enti locali contro le infiltrazioni mafiose tra appalti e protocolli di legalita’”, quindi un’assemblea degli studenti contro le mafie.

Mafie: Libera, “pure Sicilia risponde ma piu’ lavoro contro clan”
Trapani  – “Le scritte sui muri di Locri sono messaggi vili che denotano certamente un forte disagio, ma ai quali bisogna rispondere continuando a lavorare e garantendo i diritti”. Lo dice Gregorio Porcaro, coordinatore regionale di Libera in Sicilia, oggi a Trapani per la partecipata manifestazione regionale in memoria delle vittime. Migliaia i giovani in strada. Don Luigi Ciotti intervenendo a Locri ha salutato la piazza di Trapani ricordando “la grandezza di Danilo Dolci” e “l’importanza dell’educazione, quale azione corale” per combattere le mafie. “Siamo i primi, da sempre, a dire che il lavoro e’ necessario, anzi che e’ il primo antidoto alle mafie. Anche da Trapani – prosegue Porcaro, che e’ stato stretto collaboratore a Brancaccio di padre Pino Puglisi – arriva una risposta straordinaria, una grande voglia di riscatto e di cambiamento”. Risposta “che diamo ogni giorno sul campo dimostrando quanta forza hanno i nostri volontari e coloro che sposano il percorso di legalita’ compiuto da sempre da Libera”.

Mafie: don Ciotti, avanti con confische e misure anticorruzione
“Se oggi il male e’ cosi’ diffuso e’ perche’ l’ingiustizia si e’ alleata con le nostre omissioni”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti a Locri, nel corso della celebrazione della Giornata delle vittime innocenti delle mafie. “Alcune misure urgenti sono state umiliate – ha aggiunto – insieme alle mafie il male principale nel nostro Paese resta anche la peste della corruzione. E’ urgente – sottolinea don Ciotti – approvare la riforma ferma da un anno e mezzo sulla confisca dei beni e rafforzare l’agenzia. Questi beni dobbiamo portarglieli via tutti, ma proprio tutti e quando possibile restituirli alle comunita’. Nessun arretramento sulle misure in materia di appalti, nessun compromesso al ribasso – ha concluso – sulle intercettazioni per tutelare la verita’”.
Mafia: don Ciotti, “25 anni fa le stragi, non dimentichiamo”
“Il 23 maggio e il 19 luglio, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino i magistrati, ma c’erano anche gli sbirri e quest’anno ricorrono i 25 anni dalle loro stragi. Vi prego non dimentichiamoli, siamo qui perche’ amiamo la vita”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti a Locri nel corso della celebrazione per la Giornata in memoria delle vittime innocenti di mafia.

Chiesa: don Ciotti, anche fra noi ci sono ombre e ferite
“Anche nella Chiesa ci sono delle ombre, delle fatiche e delle ferite, ma vi prego di credermi” bisogna “cogliere il segno della Chiesa viva di cui abbiamo veramente bisogno. E l’adesione della conferenza episcopale e’ un segno importantissimo”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti a Locri nel corso della celebrazione per la Giornata in memoria delle vittime innocenti di mafia.
Mafie: Camusso, oggi siamo tutti a Locri
“Oggi siamo tutti a Locri, siamo solidali rispetto alle minacce che ci sono state”. Cosi’ la leader della Cgil Susanna Camusso da Torino parla in occasione della Giornata nazionale contro le mafie. “Condividiamo le parole del Capo dello Stato, – ha aggiunto- la giornata dedicata alle vittime e’ l’occasione per ricordarsi che il contrasto alla criminalita’ organizzata e alle mafie e’ un’attivita’ quotidiana, che vorremmo si svolgesse anche con regolarita’ sui temi del lavoro, degli appalti, della corruzione e delle infiltrazioni. Mentre questo e’ un tema – ha concluso – che spesso scompare”.
Mafie: Emiliano,”lotta non puo’ fermarsi, solidarieta’ a sindaci”
“La lotta alla mafia come tutte le grandi battaglie non puo’ fermarsi”. Cosi’ il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa mattina a Bari alla XXII^ Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Noi cerchiamo di fare memoria – ha continuato Emiliano – di tutti coloro che abbiamo perduto in questa battaglia, sono i martiri della mafia e sono in gran parte uomini e donne del Sud. Come la mafia e’ nata nel Sud, cosi’ e’ il Sud ad aver generato gli anticorpi per combatterla, un Sud che si sta battendo da sempre e con grandissimo coraggio. La Puglia non poteva mancare a far sentire la sua voce in questa giornata cosi’ importante. Una giornata in cui vogliamo dare tutta la nostra solidarieta’ ai sindaci, agli amministratori che vengono minacciati ed in particolar modo a Don Luigi Ciotti”. “Siamo tutti un po’ sbirri, perche’ gli sbirri sono i nemici della mafia”, ha spiegato il presidente Emiliano in riferimento alle recenti scritte ingiuriose rivolte al fondatore di Libera nella recente iniziativa antimafia fatta a Locri. “Questa parola – ha detto Emiliano – e’ un insulto, lo hanno utilizzato contro di me tante volte quando facevo il magistrato, pero’ dobbiamo prendere atto che per fare in modo che questi insulti siano sempre meno efficaci, dobbiamo distribuire questo compito di essere sentinelle dell’antimafia a tutti i cittadini di buona volonta’ non solo alle forze dell’ordine e reagire secondo le regole che don Luigi ci ha insegnato: quelle dell’antimafia sociale e quelle delle responsabilita’ nell’esercizio delle nostre funzioni, qualunque esse siano, che marginalizzano la mafia e le tolgono il terreno di coltura”.

Mafie: Grasso, tocca a tutti noi realizzare primavera legalita’
“I morti di mafia reclamano giustizia e ci chiedono di impegnarci per la legalita’ e la verita’. Possiamo fare molto ma servono coraggio e dedizione, gli stessi che vedo negli occhi delle persone che sono qui a Locri. Solo insieme possiamo farcela. Tocca a noi, a tutti noi, dare pieno valore al 21 marzo, trasformarlo davvero nel primo giorno di una primavera di legalita’: abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di realizzare questa ambizione”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso.
“25.000 a Locri, con Don Ciotti e Libera, oltre 500.000 in tutta Italia: sono i cittadini che oggi ricordano tutte le vittime di mafia colorando di speranza le strade delle loro citta’”, prosegue, dalla sua pagina Facebook. “La novita’ – rileva – e’ che l’iniziativa di Libera e’ ancor di piu’ patrimonio di tutti: celebriamo infatti, per la prima volta, la ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’, istituita con una legge approvata pochi giorni fa”. “Nei nomi, quasi mille, che compongono il triste e lungo elenco delle vittime che oggi vengono scanditi, c’e’ tutta la nostra comunita’, ferita in ogni sua parte: magistrati, uomini e donne delle forze dell’ordine, politici, imprenditori, commercianti, studenti, bambini, giornalisti, uomini di fede, insegnanti. Ci sono storie note a tutto il Paese e altre che invece erano relegate al dolore privato dei familiari. Tutte le vittime, pero’, hanno pari dignita’: chi e’ rimasto e porta con se’ l’insostenibile peso della perdita di una persona cara, non deve sentirsi mai solo ma deve invece poter contare su tutti noi”, conclude.

 

Mafie: Perrone e Tramonti (Cisl) battaglia criminalità patrimonio comune
“Decine di migliaia di persone, un unico scopo: far conoscere il volto pulito, onesto, laborioso della Calabria che s’impegna con abnegazione contro i pregiudizi ed i cliché negativi per i quali la ‘ndrangheta ci ha fatto conoscere al mondo ed ai quali opporre bellezza e cultura della legalità”. Con queste parole Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria e Paolo Tramonti, segretario generale Cisl Calabria vogliono riassumere l’essenza della marcia organizzata da Libera per la Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia. “Da tutta Italia a Locri – aggiungono Perrone e Tramonti – grazie alla determinazione di Don Ciotti che, quotidianamente, ci fornisce quegli esempi fondamentali cui attingere per la corale opposizione ad ogni forma di criminalità. Giornate come quella odierna regalano un senso di appartenenza che ci inorgoglisce: l’adesione alla parte sana della comunità calabrese e reggina, la maggior parte, che desidera il cambiamento, che non riesce più ad accettare determinate dinamiche, che non vuole essere simbolo di un’arretratezza dipendente dalla volontà della società civile, bensì dettata da soprusi, da violenza, dall’esistenza di una zona grigia che ne condiziona le possibilità di crescita”. “Insieme al nostro apprezzamento – continuano – vogliamo anche ribadire che una realtà quale quella calabrese, e il comprensorio reggino in particolare, meritano una progettualità che coinvolga appieno le forze migliori che la nostra terra riesce ad esprimere. Quella gente, in netta superiorità numerica, che opera senza scorciatoie, che si spende, come sottolineato proprio da Don Ciotti durante la manifestazione, senza eroismi ma con coraggio, umiltà, generosità e responsabilità. Ecco, la responsabilità rappresenta per noi la conditio sine qua non”. “Dobbiamo tutti, e noi lo faremo – rimarcano Perrone e Tramonti – essere responsabili per divenire cassa di risonanza della legalità a tutti i livelli: lo sviluppo senza equità e opportunità che riequilibrino i territori, e quindi senza procedimenti trasparenti e partecipati nei progetti e negli investimenti, non può esistere. Legalità che non resti concetto, ma che diventi faro guida per il nostro essere soggetti propositivi”. “In definitiva – concludono i due segretari Cisl – lavorare ognuno, dal basso verso l’alto, avendo sempre presente che la battaglia alla criminalità, insieme al dialogo ed al confronto, deve essere patrimonio comune e strada maestra per l’avvio di un sereno, produttivo ed armonico sviluppo territoriale”.

 

Mafie: Coldiretti Calabria fiducia nella Magistratura e forze ordine cardini  democrazia

Una delegazione della Coldiretti guidata da Pietro Molinaro, ha partecipato a Locri(RC) alla Giornata Nazionale dell’impegno e della memoria contro le mafie organizzata da Libera. “Impegno, partecipazione, responsabilità, testimonianza quotidiana – ha dichiarato Molinaro – devono sempre essere il carattere distintivo del nostro agire questo in modo indelebile dobbiamo attualizzare nei nostri campi di azione e Coldiretti c’è con tutta la sua forza e storia fatta da uomini e donne impegnati nella difesa di distintività produttive, culturali e paesaggistiche; per il lavoro vero, nella lotta contro il caporalato e la catena di sfruttamento che lo alimenta. La bella aria che abbiamo oggi respirato a Locri – aggiunge – sicuramente ha messo sotto stress le mafie ma adesso con questa carica occorrono soluzioni efficaci senza alcun tentennamento. Esprimiamo fiducia piena alla Magistratura e a tutte le forze dell’ordine cardini della democrazia. Dare risposte, non solo a parole, ma con progetti, gesti e per realizzare il bisogno di umanizzazione che oggi è salito alto e prepotente. Liberarci da un peso opprimente darà fiducia e speranza a tutti i cittadini. Noi anche attraverso la Fondazione sulle Agromafie e la criminalità in Agricoltura che nell’ultimo rapporto ha posto in risalto gli affari della criminalità nel settore Agroalimentare, continueremo ad alzare il livello di attenzione”.

Mafie: Nuti, “non c’è futuro senza memoria”

“Oggi, 21 marzo, è ufficialmente la Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie. Non c’è futuro senza memoria, ed è giusto ricordare. Ma ora la politica faccia in modo che non si trasformi tutto in una giornata dell’ipocrisia”. Questo il monito lanciato dal deputato Riccardo Nuti, secondo cui «la giornata di oggi somiglia, nel mondo della politica e non solo, più ad una giornata della passerella di chi poteva agire contro la mafia e invece si è fatto fermare dalle paludi della convenienza politica e degli affari». «Le sfilate di politici e presunti paladini dell’antimafia – continua Nuti – non servirà a nulla se non ad essere smentiti poco dopo dai voti, dalle leggi truffa e dall’immobilismo”.
“Ecco perché è essenziale – sottolinea ancora il deputato – che la politica faccia la sua fondamentale parte approvando in Parlamento e nelle varie assemblee regionali e finanche comunali, tutte quelle leggi o atti di cui il nostro ordinamento necessita per sconfiggere sul campo e non solo a parole le mafie». Questa la ragione per cui «bisogna immediatamente approvare una nuova legge in materia di infiltrazioni mafiose negli enti locali, per sradicare dalle istituzioni locali il ricorrente spettro di collusioni e condizionamenti, dato che oggi capita di ritrovare in funzione sindaci che qualche anno prima hanno favorito l’infiltrazione mafiosa; modificare la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso, uno strumento che poteva costituire un vero freno ai brogli, la cui portata è stata invece drasticamente ridotta dalla maggioranza dei partiti, Pd in primis; riformare le norme sui beni confiscati cambiando totalmente il progetto di legge giunto al Senato: serve invece una gestione trasparente, eliminando i monopoli attualmente esistenti e il ripetersi delle tremende storture emerse nei tribunali; riformare il settore del gioco d’azzardo con lo stop alla sua pubblicità che sta rovinando milioni di famiglie e foraggia la criminalità; approvare il disegno di legge che ho presentato, obbligando Stato e Regioni a costituirsi parte civile nei processi di mafia”.
“Ma i politici – conclude Nuti – devono innanzitutto dare esempio concreto. Da vari decenni l’unico esempio che sono riusciti a dare è stato negativo, fatto di collusioni e rapporti criminali. Pensiamo al senatore Antonio Caridi che secondo l’indagine “Mammasantissima” sarebbe a capo di una cupola masso-mafiosa, oppure a Nicola Cosentino che, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, è stato nuovamente condannato pochi giorni fa per tentata estorsione con aggravante mafiosa. La mafia non ha certo paura delle belle parole dei politici se sa che domani può mettere uno dei suoi uomini a sindaco, a consigliere regionale o in Parlamento. Ci vogliono azioni dure, senza alcun compromesso, per cancellare l’immagine di una politica collusa e al servizio delle mafie”.

Mafie: Falcomata’, da Locri messaggio speranza e responsabilita’
“Siamo qui per la vita, siamo qui perche’ innamorati della nostra terra e vogliosi di proseguire quel cammino di riscatto e di rinascita che abbiamo intrapreso. Grazie a Luigi Ciotti e al popolo di Libera, grazie a tutti i calabresi onesti che oggi ci hanno consegnato questo messaggio di speranza e di responsabilita’”. Lo ha dichiarato il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata’, a margine della grande manifestazione di Locri per la Giornata della Memoria e dell’impegno organizzata da Libera. “Cogliamo il testimone di questa splendida giornata di festa e di riflessione – ha aggiunto Falcomata’ – rilanciando il nostro impegno a servizio del cambiamento, rilanciando l’invito a costruire una comunita’ educante che non abbia piu’ bisogno di eroi ma che sia da esempio per se stessa. Oggi a Reggio Calabria inauguriamo il primo Urban Center realizzato all’interno di un bene confiscato alla ‘ndrangheta. Un luogo sottratto al malaffare che si trasformera’ in un laboratorio di partecipazione civica a disposizione di associazioni, ordini professionali e cittadini. E’ un pezzo del nostro impegno – ha concluso – concreto a servizio della legalita’ e della giustizia sociale”.
Mafie: vescovo Torino a don Ciotti, non vi lasceremo soli
“Piena solidarieta’” e “l’assicurazione che non vi lasceremo soli nell’impegno che con grande coraggio e generosita’ svolgete”. Cosi’ l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia si rivolge a “don Luigi Ciotti, prete della Chiesa di Torino, ancora una volta fatto oggetto di minacce e insulti mentre si trovava a Locri, nell’ambito delle manifestazioni promosse da ‘Libera’ per testimoniare l’impegno civile degli italiani contro ogni mafia e ogni forma di illegalita’”.
“E’ un segno grave – dice monsignor Nosiglia – non solo di intolleranza, ma anche di quanto sia ancora forte e pericolosa la presenza e l’infiltrazione, nella nostra societa’, di chi non cerca giustizia ma privilegia il sopruso, l’insulto, la violenza. La presenza del Presidente della Repubblica a Locri dice invece, senza equivoco possibile, – conclude – ‘da che parte sta’ l’Italia”.

Mafie: Oliverio, “oggi a Locri la Calabria onesta e laboriosa”
“La grande manifestazione di oggi a Locri, che ha visto la presenza di migliaia di uomini e oliverio-mario600x450-newdonne e di tantissimi giovani giunti da ogni parte della Calabria, e’ la risposta piu’ bella e piu’ significativa a chi, con scritte ingiuriose rivolte a don Ciotti e a gli organizzatori della XII Giornata dell’impegno e della memoria, voleva sfregiare questo momento e presentare al mondo e al Paese un’immagine fortemente distorta e negativa della nostra terra” Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, al termine della XXII Giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime innocenti delle mafie che si e’ svolta questa mattina a Locri “A Locri – ha aggiunto Oliverio – e’ giunta la Calabria onesta e laboriosa, la Calabria che ama vivere e lottare per l’onesta’ e per la legalita’, la Calabria che lavora, studia e produce e che e’ impegnata quotidianamente a combattere la ‘ndrangheta e ogni forma di illegalita’, perche e’ consapevole che, da questa sconfitta, dipende la crescita e il futuro della nostra regione. Quella di oggi, quindi – ha aggiunto – rappresenta un punto di partenza importante perche’ si possa inaugurare definitivamente una nuova primavera sia per la Calabria che per il Sud, che hanno potenzialita’ enormi di sviluppo e di crescita e risorse e talenti importanti da mettere a disposizione dell’intero Paese e dell’Europa Viviamo in una terra bellissima che ha potenzialita’ enormi e che, per un lunghissimo tempo, e’ stata sfregiata attraverso una proiezione negativa della sua immagine. Oggi e’ stato detto con forza che quella immagine deve essere cancellata per sempre. Ringrazio, per questo, don Ciotti e “Libera” – ha proseguito Oliverio – per averci dato questa grande opportunita’. Qui esistono forze e potenzialita’ che dicono che e’ possibile sconfiggere il malaffare e la presenza mafiosa. Possiamo farlo, dobbiamo farlo, stando, tutti insieme, in trincea, ogni giorno”.
“Liberarsi dalla piovra tentacolare della criminalita’ organizzata – ha proseguito il Presidente della Giunta regionale calabrese – e’ la condizione necessaria per uscire dalla gabbia soffocante che finora ha tolto il respiro e la speranza a questa terra Per quanto ci riguarda siamo impegnati ogni giorno, in prima linea, in questa battaglia difficile che dobbiamo vincere ad ogni costo, perche’ siamo fortemente convinti che rompere l’intreccio perverso tra politica, criminalita’ ed economia malata, significa liberare finalmente tutte le potenzialita’ che questa terra possiede. La mafia si sconfigge solo se si prosciugano i canali in cui essa si abbevera e si ingrassa, che sono alimentati dall’intreccio perverso fra aree della politica, della burocrazia, della criminalita’ e dell’economia Stare in trincea significa assumere scelte e provvedimenti che vadano in questa direzione. Su questo terreno – ha concluso il Presidente Oliverio – noi siamo impegnati “senza se e senza ma” tutti i giorni, senza sosta e senza alcun risparmio di energie, per costruire opportunita’ di crescita e di lavoro per tutti e non ci sara’ nessuna minaccia o frase ingiuriosa che potra’ fermare il nostro impegno a favore di questa terra civile, meravigliosa e accogliente, le cui radici culturali affondano nella notte dei tempi”.

 

Mafie: Grasso, 21 marzo sia primo giorno primavera legalita’
Il 21 marzo, Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, sia “il primo giorno di una primavera di legalita’: abbiamo il diritto, ma anche il grasso600x400dovere, di realizzare questa ambizione”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama.
“Era il 1996 quando ‘Libera’ di Don Luigi Ciotti scelse il 21 marzo, primo giorno di primavera, per dare pubblica lettura del lunghissimo elenco di nomi di uomini, donne e bambini che hanno perso la vita per mano mafiosa. Da allora, di anno in anno, il 21 marzo e’ divenuto il momento nel quale, idealmente, l’intera nazione abbraccia i suoi caduti in una battaglia, quella per la legalita’, che non possiamo certo considerare conclusa”, ha affermato ricordando che con la Giornata di oggi, istituita per legge, “si e’ voluto dare ulteriore forza ad una manifestazione che coinvolge – da Nord a Sud – migliaia di nostri concittadini, centinaia di scuole e associazioni e un grandissimo numero di realta’ unite nella comune volonta’ di impegnarsi per la legalita’, la giustizia e la verita’”.
Per Grasso “nei nomi – quasi mille – che compongono il triste e lungo elenco delle vittime che oggi vengono scanditi, e’ rappresentata tutta la nostra comunita’, ferita e vilipesa in ogni sua parte, in ogni sua porzione. Non solo infatti uomini e donne che hanno giurato fedelta’ alla Repubblica come magistrati, poliziotti, carabinieri, finanzieri e uomini delle Istituzioni ma anche cittadini che non hanno voluto chinare il capo davanti alle violenze e alle ingiustizie perpetrate dai mafiosi come le decine di commercianti, imprenditori, giornalisti, uomini di fede, volontari, insegnanti, che, purtroppo, non ci sono piu’. Ci sono poi tante altre vittime innocenti, spesso studenti o bambini, colpevoli solo di esser state nel luogo sbagliato al momento sbagliato”.

Le storie delle vittime, ha insistito, “meritano di essere raccontante e conosciute da tutti noi perche’ ognuna di esse ha pari dignita’ e uguale valore; perche’ ciascuna di queste schegge di privata sofferenza deve essere parte a pieno titolo di un sentimento pubblico; perche’ chi porta con se’ questo insostenibile fardello non deve sentirsi mai solo ma invece deve poter contare su tutti noi. E’ questo il senso piu’ profondo dell’essere e agire come una comunita’. Sbaglia chi crede che tutto questo non ci riguardi. Le mafie hanno brutalmente spezzato le vite di figli, nipoti, madri, sorelle, colleghi, vicini di casa, compagni di scuola, conoscenti: a volte e’ stato solo per circostanze fortunate che i loro tragici epiloghi non siano stati i nostri. Le vittime di mafia – ha sottolineato – sono un pezzo enorme di Italia che testimonia, con la crudezza dell’assenza e l’intensita’ di un dolore mai sopito, quanto urgente e forte debba essere il nostro impegno per sconfiggere la criminalita’ organizzata” ed “e’ necessario che tutti, ciascuno secondo le proprie possibilita’ e competenze, facciano la propria parte: siamo tutti chiamati in causa, nessuno si senta dispensato, nessuno di senta escluso”.
Grasso ha rivolto anche un appello alla politica: “Quest’Aula – ha detto – ha la responsabilita’ suprema di essere e apparire all’altezza della grande sfida che si pone davanti all’intero Paese: sono molte le proposte e le misure legislative che darebbero nuovo impulso alla lotta alla criminalita’ organizzata e che invece attendono da troppo tempo di essere discusse e approvate dal Parlamento. La storia dell’antimafia racconta di come i piu’ grandi successi siano stati ottenuti quando le migliori forze del Paese – dalla politica alla magistratura, fino alla societa’ civile – si sono unite nel comune obiettivo di far prevalere la cultura della legalita’ su quella mafiosa, lo Stato di diritto sulla violenza delle cosche, la forza della giustizia sui soprusi, l’esigenza della verita’ sulle menzogne e le omissioni”.
Per ottenere risultati concreti, “servono coraggio e dedizione, quelli che hanno animato gli uomini e le donne che hanno servito l’Italia fino all’estremo sacrificio; quelli che guidano l’azione di chi, a tutti i livelli, fa della buona politica; quelli che ispirano il lavoro quotidiano di tante associazioni, scuole, redazioni, questure, aule di tribunale; quelli che ho visto negli occhi delle persone che stamattina hanno riempito di speranza le strade di Locri; quelli che danno la forza a tanti nostri concittadini di ribellarsi e gridare il loro No ai compromessi. Solo insieme – ha concluso – possiamo farcela”.

 

Mafie: Terzo settore lametino solidarieta’ e affetto a Don Luigi Ciotti
Graziella Catozza Portavoce del “ Coordinamento del Forum Terzo Settore Lametino”,desidera mostrare solidarieta’ e affetto a Don Luigi Ciotti e alla cittadinanza di Locri, nella giornata della memoria delle vittime innocenti uccise dalle mafie. Questo ignobile gesto compiuto a Locri,non ci deve intimorire. Insulti, offese, in puro stile mafioso, sono comparse in tre diversi punti di Locri. “Più lavoro meno sbirri”, “don Ciotti sbirro”. Una scritta comparsa anche vicino ad un centro di aggregazione giovanile. Quasi a simboleggiare un predominio anche sui giovani che, bisognosi di lavoro, lo cercano e molte volte sonocostretti a trovarlo\accettarlo da chi in realtà, non fa del bene alla propria comunità. Questi gesti, ci fanno capire quanto ancora c’è da fare. Ci fanno osservare quanto fastidio suscitano le persone che cercano di apportare cambiamenti positivi, in contesti soffocati da domini illegittimi.L’azione di contrasto alle mafie dipende da tutti noi. Ogni giorno Insieme, nel nostro quotidiano possiamo fare molto. Il coordinamento del forum del terzo settore lametino, manifesta la sua piena adesione ai valori di Libera, e si impegna per costruite spazi e interazionitra cittadini attivi nel contrasto alle mafie.