Infrastrutture: Bevacqua, nel Def mancano opere per la Calabria

domenico-bevacqua600x450Catanzaro – Nell’allegato al Def relativo alle infrastrutture, mancano le opere rigardanti la Calabria. La denuncia e’ del consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua. “Da quanto leggo in merito all’Allegato Infrastrutture collegato al DEF, appena varato – spiega – dal governo nazionale, comprendente la lista dei 119 interventi ritenuti prioritari, vedo l’elenco di 46 opere singole e 73 differenti programmi che interessano in tutto 50 citta’, cosi’ come vedo l’opportuno e meritorio indirizzo dell’azione dell’esecutivo verso i fabbisogni dei cittadini e delle imprese, mediante la soddisfazione, da tempo attesa, della domanda di mobilita’ di passeggeri e merci e la connessione delle aree del Paese. Quello che non vedo, pero’, e la cosa mi preoccupa assai – aggiunge – e’ il prolungamento dell’alta velocita’ da Salerno sino a Reggio Calabria, linea per la quale leggo che dovranno essere valutate “modalita’ piu’ efficienti” per velocizzare i collegamenti; allo stesso modo, desta perplessita’ il fatto che, fra i progetti sottoposti ad obbligo di revisione, compare la Statale 106 jonica, il cui completamento richiede, come si legge, “la verifica di nuove soluzioni progettuali per individuare l’alternativa piu’ sostenibile”. Ora, se si tratta di studiare miglioramenti, ben vengano gli approfondimenti, ma non si perda di vista l’elemento centrale della questione: il fattore tempo. La Calabria non ha intenzione di attendere oltre: come abbiamo ribadito due giorni fa all’amico sottosegretario Giacomelli, in visita a Cosenza per un convegno sulle infrastrutture organizzato da Zonadem, l’alta velocita’ ferroviaria e la soluzione per la 106 non sono ulteriormente rinviabili. La garanzia di accessibilita’ e’ il prioritario strumento di sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno. Diro’ di piu’: e’ un diritto, che non puo’ essere ancora una volta negato ai cittadini calabresi”. Bevacquua si dice “certo che il governo ne sia pienamente consapevole ma, in quanto parte della classe dirigente di questa terra, e’ nostro dovere vigilare, insistere, pretendere con fermezza che quanto e’ necessario venga portato a compimento. Sara’ mia cura – promette – portare tali preoccupazioni all’attenzione del PD calabrese e nazionale, nonche’ del Consiglio regionale”.