Truffe: Cosenza, insediato comitato coordinamento per prevenzione

prefettura-cosenzaCosenza  – Si e’ insediato oggi a Cosenza il “Comitato Provinciale di Coordinamento per la prevenzione delle truffe finanziarie nei confronti degli anziani e di quanti hanno scarsa educazione finanziaria” composto dal Prefetto, che lo presiede, dalla Commissione Regionale Abi e dalle Forze dell’Ordine. “L’organismo – spiega una nota dell’ufficio territoriale di governo – e’ teso a rafforzare il dialogo e la collaborazione tra Prefettura, banche e Forze dell’ordine per prevenire il fenomeno delle truffe, secondo quanto previsto dal protocollo sottoscritto da Abi e Ministero dell’Interno che espressamente lo prevede. Nella odierna riunione sono state condivise – si evidenzia – una serie di iniziative finalizzate ad aiutare gli anziani e altri soggetti deboli a captare segnali di possibili azioni truffaldine ai loro danni”. Sebbene “la collaborazione tra banche, Istituzioni e Forze dell’ordine – ha detto il Segretario della Commissione Regionale Abi Calabria che ha partecipato alla riunione – non nasce certamente oggi, su questo territorio, ove l’impegno e il confronto continuo con gli interlocutori istituzionali e le Forze di Polizia, che quotidianamente lavorano per rendere la provincia di Cosenza sempre piu’ sicura, continua a dare risultati importanti nell’azione di contrasto e prevenzione di tali fenomeni criminali, iniziative come l’odierna sono di grande rilievo in quanto ci ricordano, una volta in piu’, che non si puo’ abbassare la guardia su tali fenomeni e che e’ fondamentale lavorare insieme per tutelare il bene comune della sicurezza”. Il Prefetto ha posto in evidenza come il comitato “nel promuovere una serie di iniziative per prevenire e contrastare le truffe finanziarie, ritenga importante fornire, con un linguaggio semplice e diretto, rivolto soprattutto alle fasce di popolazione piu’ esposte al rischio connesso al fenomeno delittuoso in questione, una serie di consigli generali e di buone prassi per rafforzare la sicurezza riducendo i fattori di vulnerabilita’ e i comportamenti economicamente rischiosi. A tal fine – ha detto – tra le prime iniziative calendarizzate e’ stato deciso di coinvolgere l’Universita’ della Calabria, per una analisi scientifica delle forme di comunicazione, e le Istituzioni scolastiche per diffondere, nella maniera piu’ efficace, le modalita’ di autodifesa, nella considerazione che attraverso gli studenti si possa arrivare alle famiglie e quindi ad una platea piu’ ampia di soggetti”.

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