E’ morto Stefano Rodota’

stefano-rodotaRoma  – E’ morto all’eta’ di 84 anni Stefano Rodota’.
Era nato a Cosenza il 30 maggio del 1933, negli anni del fascismo. Il padre, insegnante di matematica di origine albanese poi iscritto al Partito d’azione insegnava alle medie, dava ripetizioni a Giacomo Mancini, il futuro leader socialista; uno zio divenne segretario locale della Dc. Si iscrisse al Partito Radicale di Mario Pannunzio e rifiuto’ invece per due volte, nel 1976 e nel 1979 la candidatura in parlamento che gli era stata offerta da Marco Pannella. Nel ’79 venne eletto deputato come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, diventando membro della commissione Affari Costituzionali. Nel 1983 venne rieletto e divenne presidente del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente. Partecipo’ alla prima e alla seconda Commissione bicamerale per le riforme istituzionali e nel 1989 assunse l’incarico di ministro della Giustizia nel governo ombra creato dal Pci di Achille Occhetto. Rodota’ ha ricoperto anche la carica di Garante per la protezione dei dati personali. Nel 2013 e’ stato candidato non eletto per la presidenza della Repubblica, votato dal M5S, da Sinistra Ecologia Liberta’ e da alcuni parlamentari del Partito Democratico che alla fine hanno preferito altre figure, facendo rieleggere il presidente uscente Giorgio Napolitano. In seguito ad alcune critiche di Rodota’ sulla conduzione di M5S, Grillo aveva reagito duramente definendo il giurista “ottuagenario miracolato dalla rete”. Un raffinato giurista, un politico appassionato, una vita spesa per difendere i diritti e la legalita’. Rodota’  e’ stato un protagonista della vita pubblica italiana e si e’ sempre speso per far valere il suo punto di vista laico sui grandi temi del Paese. Intellettuale di sinistra , si era sempre contraddistinto per la sua liberta’, dalla militanza radicale alla presidenza del Pds. Era stato anche il primo Garante della Privacy.

Per il deputato e segretario del Pd Calabria, Ernesto Magorno “la Calabria piange uno dei suoi figli migliori: addio, Stefano Rodota’”.

Per Costantino Fittante ” Si è spenta un’altra luce della Repubblica Italiana. E’ stato faro nell’impegno politico e sociale per l’affermazione dei valori più profondi della Costituzione. Studioso e politico di grandissime qualità. Per molti di noi è stato maestro. Ha saputo rappresentare da Deputato, in Parlamento e nel Paese, la Calabria, i lavoratori e gli intellettuali della nostra regione. Poteva rappresentare ancora una grande risorsa per la sinistra italiana e per la politica pulita, seria e innovativa. Lo rimpiangeremo perché ci mancheranno i suoi insegnamenti sopratutto nei momenti difficili che attendono il Paese”.

Rodota’: Irto, ha interpretato i valori della democrazia
“L’Italia piange uno dei suoi piu’ insigni giuristi, un fine intellettuale e un convinto sostenitore delle battaglie per i diritti civili. Stefano Rodota’ ha dato lustro al Paese e ha rappresentato uno spirito critico che, con il suo pensiero e il suo lavoro, ha contribuito a rendere l’Italia un Paese piu’ libero e moderno”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che prosegue: “Rodota’, un calabrese cui questa regione ha il dovere di tributare il proprio omaggio, e’ stato un uomo di sinistra che ha sempre rifiutato le etichette e che non ha mai abdicato ai propri principi laici. Ritengo che il Consiglio regionale, nella seduta del prossimo 29 giugno, debba ricordare con sobrieta’ un nostro corregionale che ha saputo interpretare come pochi altri i valori della democrazia. Rodota’ ha rappresentato per intere generazioni di giuristi un punto di riferimento assoluto in materia di tutela della riservatezza dei dati personali, essendo stato peraltro il primo Garante della privacy, impegnato nel difficile bilanciamento di diritti e interessi spesso confliggenti. Stefano Rodota’ – conclude Nicola Irto – e’ stato uomo del Diritto e dei diritti, il cui nome nel recente passato era stato proposto per la carica di Presidente della Repubblica. Manchera’ alla Calabria, manchera’ soprattutto all’Italia”.

 

Rodota’: sindaco Cosenza, “ha dato lustro alla sua terra”
“Un figlio della citta’ di Cosenza che ha dato lustro alla terra natia con i suoi valori migliori” “Con Stefano Rodota’ il nostro Paese perde un eccelso giurista, un punto di riferimento capace di analisi equilibrate e nel contempo lungimiranti, un uomo che ha saputo attraversare con garbo distintivo anni cruciali della societa’ e della politica italiane. Ma la citta’ di Cosenza, oggi, piange soprattutto un suo figlio che ha dato lustro al territorio di origine diffondendone i valori culturali piu’ positivi e profondi”. Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, esprime sentito cordoglio, a nome suo, della Giunta e dell’intera comunita’, per la morte del noto costituzionalista di fama internazionale, gia’ Parlamentare della Repubblica, che nacque proprio a Cosenza nel 1933. “Mi piace ricordare – sottolinea Occhiuto – che il professore Rodota’ fu brillantissimo studente dello storico liceo classico Telesio. Per la sua citta’, Cosenza, ha sempre conservato ed evidenziato anche pubblicamente un amore mai affievolito dalla lontananza e che, spesso, esprimeva attraverso la passione per i colori della squadra di calcio locale. Giungano alla famiglia le condoglianze di tutti i cosentini”.

Rodota’: Minniti, e’ stato un punto di riferimento per il Paese
Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Stefano Rodotá: “Un grande giurista, un politico appassionato, ma soprattutto un uomo che ha dedicato una vita intera per difendere i diritti e la legalita’: punto di riferimento per il nostro Paese che continuera’ ad esserlo anche per le future generazioni”.