Lamezia Terme – No alla chiamata diretta dei docenti: Missiva di protesta di 426 dirigenti scolastici inviata alla ministra Fedeli (22 i firmatari calabresi. Tra questi : Costantino di Lamezia Terme, Levato e Bordino di Catanzaro, Servello, Gallelli e Foresta di Soverato, Voci di Chiaravalle).
Il testo della missiva:
Illustrissima Ministra, Senatrice Valeria Fedeli, siamo Dirigenti Scolastici di 426 delle Sue scuole. In merito alla richiesta di procedere alla chiamata diretta dei docenti ai sensi della L. 107/2015, i sottoscritti Dirigenti Scolastici dichiarano la propria inerzia e quindi non procederanno alla chiamata diretta, lasciando che siano gli UST a procedere alle assegnazioni dei docenti, così come previsto dalla stessa L. 107/2015. Tale azione è una manifestazione di protesta, e ce ne saranno altre, per rappresentare a Lei Ministra e a tutti quanti vorranno approfondire, che la situazione dei Dirigenti Scolastici è ormai insostenibile, sia in ordine alla retribuzione, non proporzionale al nostro carico di lavoro e di responsabilità, sia in ordine alle inadeguate condizioni di sicurezza delle scuole, di cui il DS è responsabile davanti alla legge, sia in ordine alle continue molestie burocratiche. Sui dirigenti scolastici si invera il paradosso di essere i dirigenti meno retribuiti della pubblica amministrazioni e quelli sui cui grava il maggior carico di responsabilità, rischi e oneri lavorativi. Nell’ordine le elenchiamo una serie di criticità, non esaustive ma puramente esemplificative, che quotidianamente viviamo e che andrebbero, a nostro parere, da Lei affrontate e risolte: 1) Mancanza ormai cronica di DSGA, figura apicale del sistema scolastico, il cui compito viene affidato a figure spesso non adeguate per mancanza di concorsi da parte del MIUR. 2) Reggenze: Siamo di fronte ad un abuso dell’istituto contrattuale. Un vero e proprio abuso del diritto. La reggenza è diventata una istituzione strutturale: il meccanismo della reggenza, nato per situazioni di emergenza, limitate e residuali è diventato un mezzo per consentire al Ministero di risparmiare il denaro per la effettuazione dei concorsi e degli stipendi dei Dirigenti Scolastici, a gravissimo discapito della qualità della funzione di Dirigente Scolastico e dell’aggravio dei rischi a fronte di compenso simbolico. 3) Segreterie al collasso con un numero insufficiente di personale rispetto alla complessità delle istituzioni scolastiche, costituite da molti precari e supplenti che spesso terminano il servizio proprio quando hanno acquisito il know how; l’impossibilità sancita dalla Legge di Stabilità 2015 di sostituire il personale di segreteria indipendentemente dal periodo di assenza ha ulteriormente aggravato una situazione già serissima. 4) La mancata assistenza degli uffici legali AT e USR nei casi di necessità a fronte dell’aumento vertiginoso dei contenziosi. Ministra Fedeli le incombenze in capo al Dirigente Scolastico sono aumentate vertiginosamente e la nostra situazione è al collasso. Chiediamo che sia data una risposta alle seguenti istanze: ● Modifica della struttura del DLGS 81/08 in ordine alla rimozione della qualifica di datore di lavoro per i Dirigenti Scolastici ● Istituzione di figure intermedie tra Dirigente Scolastico e docenti ● Adeguamento dello stipendio in funzione del livello e valutazione economica delle responsabilità in capo al Dirigente Scolastico, anche in confronto con altre figure dirigenziali di pari livello all’interno del MIUR e di altri Ministeri e istituzioni. La Dirigenza Scolastica, così come è organizzata, è funzionale esclusivamente a scaricare sul Dirigente le responsabilità e gli oneri, senza le adeguate retribuzioni e senza le attribuzioni di un qualunque altro Dirigente dello Stato, di pari grado. E’ una Dirigenza in negativo, e non in positivo. Ministra Fedeli, il Dirigente Scolastico è ormai un mero capro espiatorio, non più Dirigente dello Stato: umiliato nella retribuzione, umiliato dalle responsabilità da gestire senza adeguato personale, senza adeguate risorse economiche e senza adeguati strumenti di tutela da parte dell’Amministrazione. Voglia cortesemente la S.V. entrare nei dettagli di quanto sopra esposto e acquisirne una consapevolezza diretta, perché, molto banalmente, non ce la facciamo più e non possiamo più continuare a vedere aumentati oneri e responsabilità, senza le adeguate risorse di competenza, umane, di tempo, di figure professionali all’interno della scuola, e senza una retribuzione che sia al livello di qualunque altro Dirigente statale. Le ricordiamo, se Lei non ne fosse a conoscenza, che, a fronte di un numero medio di 5 dipendenti per un dirigente amministrativo MIUR di seconda fascia, un dirigente scolastico raggiunge facilmente quota 120/150, senza contare la responsabilità mediamente di 1000 studenti minorenni; la retribuzione di un dirigente amministrativo MIUR di seconda fascia è di € 110.000 lordi annui, mentre quella di un dirigente scolastico è di circa € 46.000 lordi.