Incendi: emergenza sul Vesuvio e nel centrosud

Roma  – Non si ferma l’emergenza incendi nelle regioni del centrosud. Sono 41, allo stato, le richieste di concorso aereo ricevute oggi dal Centro operativo aereo unificato del Dipartimento della Protezione civile: 9 dalla Sardegna, 8 dalla Sicilia, 6 da Calabria e Campania, 5 dal Lazio, 4 dalla Basilicata e una da Umbria, Puglia e Toscana. Impiegati 14 Canadair, 4 elicotteri dei vigili del fuoco e 7 della Difesa sulle situazioni piu’ critiche, grazie ai quali sono stati messi sotto controllo o spenti 22 roghi. Anche oggi 2 Canadair francesi sono intervenuti prima nel comune di Positano, per mettere sotto controllo un rogo e, dalla tarda mattinata, sono stati impegnati su piu’ fronti nella zona del Vesuvio. Dal primo gennaio a ieri sono state 823 le richieste di concorso aereo della flotta di Stato da parte delle Regioni al Dipartimento della Protezione civile: e’ il picco massimo raggiunto nello stesso periodo negli ultimi dieci anni. Sul Vesuvio, oggi i roghi sono stati meno intensi, ma e’ piu’ vasta l’area colpita dalle fiamme che, anche per effetto del vento, dalla sommita’ hanno cominciato ad aggredire zone alle pendici del vulcano e del monte Somma. La prima informativa dei carabinieri della Forestale e’ sul tavolo del procuratore di Napoli, Nunzio Fragliasso, e il fascicolo gia’ aperto due giorni fa per incendio doloso adesso riguarda altre due ipotesi di reato: il ‘disastro ambientale’ e la ‘distruzione di habitat protetto’. Tra gli oltre 100 ettari andati in fumo c’e’ anche una parte dell’area del parco che era a protezione totale, in cui la natura era rimasta intatta da secoli. Nell’informativa consegnata al capo dell’ufficio giudiziario partenopeo, gli investigatori evidenziano che sulla natura dolosa di una parte dei roghi valutati non c’e’ dubbio, perche’ il punto d’origine e lo sviluppo delle fiamme non possono che avere una mano umana come principio.
Sugli altri fronti, la Giunta regionale della Calabria ha deliberato di chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza; nel Tarantino sono bruciati 30 ettari di pineta, e in Toscana, a Castiglione della Pescaia, un grosso incendio e’ divampato nel bosco sovrastante il borgo. Ettari di bosco in fiamme anche nel Ragusano, nel territorio di Monterosso Almo, mentre sembra essere sotto controllo l’incendio che da ieri pomeriggio e per tutta la notte ha imperversato nelle campagne tra Budoni e San Teodoro, in Gallura, costringendo le squadre di soccorso a far evacuare un migliaio di persone da piccole frazioni della zona e villaggi turistici. Il Viminale, intanto, fa il punto diffondendo nuovi dati sull’attivita’ di contrasto agli incendi boschivi: i velivoli del Corpo nazionale dei vigili del fuoco hanno effettuato, dal 15 giugno ad oggi, piu’ di 2mila ore di volo, a fronte delle 509 dello scorso anno, e piu’ di 11mila lanci d’acqua (nello stesso periodo del 2016 erano stati circa 2.500). Dal primo gennaio scorso, inoltre, i carabinieri della Specialita’ forestale hanno eseguito 4.836 controlli per la prevenzione, con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 41%, giunto nel mese di giugno a oltre il raddoppio (da 742 a 1.724). In varie zone d’Italia, per il reato di incendio boschivo, vi sono state 364 denunce e 11 arresti, di cui 5 nel solo mese di luglio.