Papa: la Chiesa non affonda nonostante venti e tempeste

CdV  – “La Chiesa di tutti i tempi e’ una barca che, lungo l’attraversata, incontra venti contrari e tempeste, che minacciano di travolgerla”. Lo ha affermato Papa Francesco all’Angelus ricordando che “cio’ che la salva non sono il coraggio e le qualita’ dei suoi uomini: la garanzia contro il naufragio e’ la fede in Cristo e nella sua parola”. “Su questa barca – ha spiegato alla folla di piazza San Pietro – siamo al sicuro, nonostante le nostre miserie e debolezze, soprattutto quando ci mettiamo in ginocchio e adoriamo il Signore, come i discepoli che, alla fine, si prostrarono davanti a lui, dicendo: ‘Davvero tu sei il Figlio di Dio!”.

Riferendosi all’episodio evangelico di Gesu’ che calma le acque del Lago di Galilea, il Papa ha detto che in esso “c’e’ un ricco simbolismo e ci fa riflettere sulla nostra fede, sia come singoli, sia come comunita’ ecclesiale”. “Anche di questa comunita’ riunita oggi in piazza San Pietro, come e’ la fede di questa comuita’?”, ha chiesto ad alta voce. “La barca – ha spiegato – e’ la vita di ognuno di noi ma e’ anche la vita della Chiesa; il vento contrario rappresenta le difficolta’ e le prove”. Il Papa ha poi ricordato che Pietro riusci’ quelgiorno a camminare sulle acque verso Gesu’ ma poi dubito’ e mentre stava affondando Gesu’ gli tese la mano. “L’invocazione di Pietro: ‘Signore, comandami di venire verso di te!’ e il suo grido: ‘Signore, salvami!’, assomigliano – ha continuato Francesco – tanto al nostro desiderio di sentire la vicinanza del Signore, ma anche la paura e l’angoscia che accompagnano i momenti piu’ duri della vita nostra e delle nostre comunita’, segnata da fragilita’ interne e da difficolta’ esterne”.
“La Vergine Maria – ha poi concluso Francesco – ci aiuti a perdurare ben saldi nella fede per resistere alle bufere della vita, a rimanere sulla barca della Chiesa rifuggendo la tentazione di salire sui battelli ammalianti ma insicuri delle ideologie, delle mode e degli slogan”.