Trapianti: papa’ Nicholas, famiglie conoscano nomi dei riceventi

Roma – Date alle famiglie la possibilita’ di conoscere chi ha ricevuto gli organi dei propri cari. E’ questo, in estrema sintesi, l’appello lanciato da Reginald Green, il papa’ di Nicholas, il bambino americano di 7 anni che nel 1994 fu colpito a morte durante una sparatoria sulla Salerno-Reggio Calabria. In un articolo pubblicato su il “Giornale Italiano di Nefrologia”, Reg green invita l’Italia a fare una riflessione sulla legge nazionale che, dal 1999, vieta al personale sanitario di rivelare l’identita’ dei trapiantati. “Alcune persone non vogliono sapere. Ma molte altri si’, e questo le lascia con un sentimento di incompletezza, a volte angoscia, nelle loro vite”, si legge in una lettera inviata ai media dal papa’ di Nicholas, che racconta la sua esperienza quando ha conosciuto i pazienti che hanno ricevuto gli organi di suo figlio. “La risposta piu’ semplice a coloro che si oppongono al cambiamento – ha scritto – e’ che le loro predizioni di diffusi danni psicologici qualora le due parti si incontrino sono esattamente le stesse usate dalla classe dirigente medica americana quando si discuteva di un allentamento delle regole negli Stati Uniti, circa trent’anni fa, e che si sono dimostrate enormemente esagerate. I contatti oggi sono routine in ogni parte degli USA e la stragrande maggioranza ha un esito positivo, secondo le organizzazioni per la gestione delle donazioni (OPO) che sono designate dal governo statunitense a sovrintendere la donazione degli organi in tutti gli Stati”. La stessa cosa, Green auspica che avvenga in Italia.