Malta: uccisa blogger d’assalto che accuso’ premier

Roma – Assassinata la blogger d’assalto che ha fatto tremare l’establishment politico di Malta. La 53enne Daphne Caruana Galizia e’ morta nell’esplosione della sua auto, saltata in aria poco dopo che si era messa alla guida nella localita’ maltese di Bidnija. Il figlio ha sentito il boato ed e’ uscito di casa, dove ha visto lo scheletro della Peugeot 208 in fiamme con frammenti e detriti finiti in un vicino terreno agricolo. Due settimane fa Caruana Galizia, soprannominata la “donna-Wikileaks”, aveva denunciato alla polizia di aver ricevuto minacce di morte. Tra le piu’ famose giornaliste d’inchiesta dell’arcipelago e d’Europa, Daphne aveva scavato nel filone maltese dei Panama Papers, avanzando accuse verso la moglie dell’attuale premier laburista Joseph Muscat, Michelle, che avrebbe ricevuto fondi segreti dall’Azerbaigian transitati su conti esteri e che sarebbe titolare della compagnia panamense Egrant. Le sue accuse avevano costretto il governo a indire le elezioni anticipate del giugno scorso.
Lo stesso Muscat, alla guida del governo dal 2013 e che si era detto pronto a dimettersi se le accuse fossero state provate, ha condannato il “barbaro attacco” e ha assicurato che non avra’ pace “fino a che giustizia non sia stata fatta”. “Tutti sanno che Caruana Galizia mi ha criticato fortemente sia a livello politico che personale”, ha ricordato, “ma nessuna rivalita’ giustifica una morte del genere”.
Resta il fatto che l’ultimo post della giornalista, pubblicato alle 14.35, pochi minuti prima di morire, riguardava proprio la testimonianza in tribunale di Simon Busuttil, leader dell’opposizione, nel processo che vede coinvolto Keith Schembri, capo di gabinetto di Muscat.

La testata Politico.eu aveva inserito Daphne nella lista delle “28 personalita’ che stanno agitando l’Europa”. Con il suo blog Running Commentary, con piu’ lettori di tutti i giornali di Malta messi insieme, la giornalista aveva denunciato una serie di scandali politici che hanno fatto tremare l’establishment della Valletta. Tante le querele che aveva ricevuto per i suoi articoli che spesso sconfinavano dall’inchiesta all’attacco politico e personale. La Caruana Galizia, che lascia un marito e tre figli, aveva iniziato la sua carriera nel 1987 collaborando al Sunday Times of Malta e poi al Malta Independent, giornale di cui era stata condirettore e di cui ultimamente era diventata editorialista. Aveva anche diretto la rivista Taste&Flair. A renderla famosa e’ stata soprattutto l’inchiesta internazionale MaltaFiles da cui emergerebbe che l’arcipelago e’ “una base pirata per l’evasione fiscale nell’Unione europea”. Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, ha reso omaggio al “tragico esempio” della giornalista che “ha sacrificato la vita per la ricerca della verita’”. Il presidente maltese, Marie-Louise Coleiro-Preca, ha invitato alla calma e “a misurare le parole e a non dare giudizi nel manifestare solidarieta’”.

La testata Politico.eu aveva inserito Daphne nella lista delle “28 personalita’ che stanno agitando l’Europa”. Con il suo blog Running Commentary, con piu’ lettori di tutti i giornali di Malta messi insieme, la giornalista aveva denunciato una serie di scandali politici che hanno fatto tremare l’establishment della Valletta. Tante le querele che aveva ricevuto per i suoi articoli che spesso sconfinavano dall’inchiesta all’attacco politico e personale. La Caruana Galizia, che lascia un marito e tre figli, aveva iniziato la sua carriera nel 1987 collaborando al Sunday Times of Malta e poi al Malta Independent, giornale di cui era stata condirettore e di cui ultimamente era diventata editorialista. Aveva anche diretto la rivista Taste&Flair. A renderla famosa e’ stata soprattutto l’inchiesta internazionale MaltaFiles da cui emergerebbe che l’arcipelago e’ “una base pirata per l’evasione fiscale nell’Unione europea”. Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, ha reso omaggio al “tragico esempio” della giornalista che “ha sacrificato la vita per la ricerca della verita’”. Il presidente maltese, Marie-Louise Coleiro-Preca, ha invitato alla calma e “a misurare le parole e a non dare giudizi nel manifestare solidarieta’”.