‘Ndrangheta: da cultura e politica vicinanza a parroco minacciato

Catanzaro – Il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, appena appresa la notizia del grave atto intimidatorio subito la notte scorsa dal coordinatore regionale di Libera, don Ennio Stamile, a cui è stato fatto ritrovare un capretto morto in una busta della spazzatura appeso alla sua auto mentre stava cenando in un ristorante della zona con alcuni capi scout, ha immediatamente contattato telefonicamente il sacerdote per esprimergli la propriaincondizionata solidarietà e vicinanza e quella della Giunta regionale.
“Mi auguro -ha detto Oliverio- che i responsabili di questo ennesimo, vile atto intimidatorio siano al più presto individuati e consegnati all’autorità giudiziaria. Il lavoro di responsabilizzazione e sensibilizzazione che don Ennio e Libera stanno svolgendo a Cetraro, sul Tirreno cosentino e in tutta la Calabria è importante e prezioso. Nei prossimi giorni incontrerò don Ennio per concordare, insieme a lui, iniziative e azioni a sostegno della sua opera e di quanti sono al suo fianco e collaborano con lui. Le popolazioni di Cetraro e dell’intero comprensorio non possono essere lasciate da sole a combattere un nemico subdolo che, attraverso azioni violente e criminali, vorrebbe far ripiombare queste comunità nella paura e nel terrore”.
“Sono certo -ha concluso Oliverio- che don Ennio non si lascerà intimorire e che lo Stato e le istituzioni democratiche faranno quadrato intorno a lui e all’intera comunità cetrarese. In tal senso colgo l’occasione per ringraziare quanti, cittadini e istituzioni, si prodigano quotidianamentee con coraggioa Cetraro, nell’Alto Tirreno cosentino e in Calabria, per combattere e debellare la malapianta della criminalità organizzata e per affermare percorsi di legalità e democrazia”.

 

“Tutta la mia vicinanza a don Ennio Stamile, certi atti non fermeranno il lavoro di chi opera quotidianamente per una Calabria migliore.”
Lo dichiara lo scrittore calabrese Antonio Modaffari esprimendo cosi’ vicinanza al referente regionale di Libera, don Ennio Stamile, bersaglio la scorsa notte di un pesante atto intimidatorio: un capretto morto infilato in un sacco della spazzatura e appeso alla vettura del sacerdote.
“Come ho scritto anche nel mio libro su Papa Francesco – continua Modaffari – la Calabria e’ stata terra di una delle piu’ importanti azioni del pontificato di Bergoglio: la scomunica ai mafiosi. Proprio per questo abbiamo il dovere di impegnarci maggiormente. Don Ennio, che e’ stato tra noi in occasione dell’ultima settimana della Santita’ Calabrese a San Marco Argentano, e’ uno di quelli che lotta per una regione migliore. Siamo tutti con lui”.
Vicinanza e solidarieta’ anche da Iole Santelli e Roberto Occhiuto, deputati di Forza Italia: “Don Ennio Stamile non e’ solo un prete coraggioso ma e’ anche uno straordinario esempio per i giovani – dicono in un comunicato – A lui vanno i nostri piu’ sinceri sentimenti di solidarieta’ per la grave intimidazione subita. Si tratta di un atto vile, infame, che tutta la comunita’ calabrese deve respingere con la fermezza della verita’ e non con la menzogna della retorica”.